Approvate in commissione le tre proposte di legge sulla riforma elettorale, mentre affiorano le due anime dei DS

Tre giorni di discussione sono stati necessari alla prima commissione consiliare per approvare il progetto di legge che prevede alcune modifiche alle normative regionali elettorali in vigore. Il testo è stato...
Società

Tre giorni di discussione sono stati necessari alla prima commissione consiliare per approvare il progetto di legge che prevede alcune modifiche alle normative regionali elettorali in vigore.
Il testo è stato valutato positivamente da sette consiglieri, mentre ha ottenuto il voto negativo di Giovanni Sandri, dei Ds, e di Sandro Bortot, dell’Arcobaleno.
La Commissione ha approvato a maggioranza, quindi, il terzo dei disegni elaborati in risposta alle quattro proposte di legge di iniziativa popolare elaborate dal comitato referendario.
L’ipotesi di riforma portata avanti dalla commissione consiliare conferma l’espressione delle tre preferenze, introduce un premio di maggioranza, un eventuale turno di ballottaggio e una ?quota rosa? pari al 20%.
La proposta del comitato referendario punta invece all’istituzione di una sola preferenza, all’elezione diretta del presidente della Regione e a una presenza ?rosa?, in lista, pari ad un terzo dei candidati.

I due opposti punti di vista saranno messi a confronto, in aula, la prossima settimana, quando si discuterà dei tre neonati progetti di legge.
Considerate le divergenze di vedute tra i due schieramenti, sembra scontata una bocciatura, da parte dell’assemblea regionale, delle quattro proposte di iniziativa popolare, che di conseguenza imboccheranno la strada del referendum.

Con il dibattito sulla riforma elettorale sono emerse due posizioni differenti all’interno dei DS-gauche valdotaine.
Tutti e tre disegni di legge elettorale sono stati infatti approvati con il voto favorevole di Piero Ferraris e quello contrario di Giovanni Sandri, rispettivamente consigliere e capogruppo diessini.
La circostanza è stata sottolineata dallo stesso segretario regionale del partito, Laurino Réan, che ha convocato una riunione urgente una riunione ai vertici del partito proprio per approfondire la questione.
Secondo Laurino Réan Ferraris avrebbe votato a titolo personale, dal momento che il partito dei ds non solo ?ha appoggiato i referendari, ma ha anche presentato due leggi proprie di riforma elettorale, i cui contenuti non sono stati recepiti nel testo che andrà all’esame dell’aula”. Piero Ferraris ha replicato sostenendo di avere ?agito nell’interesse della collettività valdostana? e negando il fatto di ?avere voluto bloccare i referendum?.

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