In una sola giornata di lavori il Consiglio regionale ha concluso gli oggetti all’ordine di questa seduta. Sul tema dell’approvvigionamento di gas il presidente della Regione Luciano Caveri ha assicurato che al momento il problema non tocca la Valle d’Aosta.
E’ tornata poi la questione Casinò SpA per il termine del mandato del Consiglio di amministrazione. Il 28 febbraio in prima convocazione e il 31 marzo in seconda, è stata fissata l’assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio e per la nomina dei nuovi amministratori. Dunque fino ad allora, ha evidenziato Caveri in risposta al consigliere dell’Arcobaleno Carlo Curtaz, sarà difficile dire quale come si definirà il quadro.
A parlare invece di Grand Hotel Billia è stato Dario Comé, vice capo gruppo della Stella Alpina, che ha sollecitato la Giunta perché “faccia scelte precise e urgenti nella trattativa per l’acquisto del Billia di Saint-Vincent, anche per non lasciare nell’incertezza i dipendenti della struttura“.
L’assessore alle Partecipazioni regionali, Aurelio Marguerettaz, nella sua replica, ha definito “pirandelliana” la trattativa per l’acquisizione della struttura alberghiera intavolata con Manfredi d’Ovidio Lefebvre. Di fatto non si capisce bene se Manfredi d’Ovidio Lefebvre sia o meno il proprietario. Fino a che tale nodo non sarà sciolto sarà difficile trovare o fare ragionamenti sul futuro.
L’assemblea ha poi approvato all’unanimità il disegno di legge che modifica il Testo unico in materia di cooperazione.
Il disegno di legge su cui ha relazionato il consigliere dei Ds Giulio Fiou, adegua la legge regionale del 1998 ai cambiamenti avvenuti nella legislazione nazionale di riferimento. “È stato riformato il diritto societario il quale sancisce la distinzione fra cooperative a mutualità prevalente, cooperative cioè che devono svolgere la loro attività a favore dei soci, o ricevere da questi la maggior parte dei beni o servizi occorrenti per l’attività sociale, e cooperative prive di tale carattere.
La normativa, inoltre, ribadisce che l’attività di vigilanza amministrativa sugli enti cooperativi rimane di pertinenza dell’Assessorato regionale competente in materia di attività produttive e istituisce a questo scopo il nuovo registro regionale delle cooperative, a cui gli enti sono tenuti ad iscriversi.
Infine con 28 voti favorevoli e i 6 astenuti della Casa delle Libertà e dell’Arcobaleno, è stato approvato il nuovo piano regionale delle acque.
Per l’assessore Albert Cerise “Il Piano è lo strumento con cui è disciplinato l’uso delle risorse idriche in un’ottica di sostenibilità ambientale. Il Consigliere Elio Riccarand ha sottolineato tuttavia un giudizio, nel complesso non soddisfacente,” per un quadro d’insieme non chiaro, un linguaggio eccessivamente tecnico e per la mancanza di obiettivi di miglioramento della situazione“.