L’anno scolastico ad Arnad, dopo i problemi ai pilastri esterni rilevati solo qualche giorno fa alla struttura che ospita la Scuola dell’Infanzia e la Primaria, è pronto a cominciare.
A renderlo noto è il Sindaco Pierre Bonel: “Dopo una settimana a dir poco complicata, in cui siamo stati travolti dalla notizia di dover delocalizzare a scopo precauzionale la Scuola dell’infanzia e la Scuola primaria per eseguire sullo stabile una ‘verifica di sicurezza statica’, resasi necessaria a seguito di alcuni controlli fatti su dei pilastri esterni, a dieci giorni dall’inizio dell’anno scolastico, per fortuna ci sono anche giornate come questa”.
Arnad, infatti, si è mobilitata: “Oltre a dover decidere in meno di 24 ore di spostare l’intera scuola, tra l’altro in un momento molto particolare dovuto all’emergenza sanitaria per il contenimento del Covid-19 con regole molto ferree sul comportamento da tenere per lo svolgimento delle lezioni – scrive Bonel –, trovare i locali all’interno del ‘Foyer des associations Donato Nouchy’dove hanno sede tutte le associazioni di Arnad, ieri si è posto anche il problema del trasloco degli arredi. Dopo l’ennesima riunione abbiamo deciso di coinvolgere ancora una volta le associazioni del paese per eseguire lo spostamento dei banchi, lavagne, cattedre, supporti informatici. Dopo un giro veloce di telefonate fatte ieri sera, stamattina alle 8 ben 35 persone si sono presentate per dare una mano, tra l’altro alcuni ragazzi prendendo addirittura dei permessi dal lavoro, e in meno di 3 ore abbiamo spostato il tutto”.
Con tanto di ringraziamento d’obbligo: “Ebbene a nome di tutta la popolazione vi dico un doppio grazie – prosegue il Sindaco –, in primis per lo sgombero immediato dei locali da voi utilizzati per lasciare spazio alle aule e secondo per la preziosa opera prestata oggi. Arnad, se mai ce n’era bisogno, davanti ad una situazione così complicata, ha dato ancora una volta un grande risposta di unione e coesione ed in giornate come oggi mi sento molto fiero di essere Sindaco di questo piccolo grande paese”.