Dopo una settimana, i residenti nei comuni di Chambave, Saint-Denis e Verrayes escono dalle limitazioni imposte dalla zona rossa. Il primo atto del neo presidente -prefetto della Regione, Erik Lavevaz, è la firma della revoca dell’ordinanza varata il 15 ottobre scorso da Renzo Testolin.
La decisione è arrivata a seguito di un vertice tenutosi ieri fra l’Unità di crisi regionale e la Presidenza della Regione, seguito da un altro confronto in Protezione civile con i sindaci dei tre comuni.
“Dopo il confronto con le autorità sanitarie in merito ai risultati complessivi dell’attività di monitoraggio epidemiologico svolta all’interno dei tre territori comunali e d’intesa con i Sindaci, abbiamo deciso di revocare i vincoli posti alla popolazione la scorsa settimana – dichiara il Presidente Erik Lavevaz – . Lo screening sanitario ha isolato i casi positivi rilevati sulla popolazione presente nei tre comuni. Una situazione che ci permette di aprire di nuovo tutte le attività nelle zone interessate”.
Nei giorni scorsi i test rapidi e i tamponi naso-faringei di verifica hanno portato alla scoperta di una ventina di nuovi casi a Chambave, all’inizio della pandemia erano otto. A Saint-Denis i positivi sono invece 13, tre dei quali scoperti durante i test effettuati nei giorni scorsi, mentre a Verrayes sono stati evidenziati nove nuovi positivi.
Con la revoca dell’ordinanza di “zona rossa” anche il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, può far ritorno nella sua casa di Verrayes.
“Sicuramente, in questo momento, la situazione epidemiologica da Covid-19 in tutta la regione necessita di un’attenzione scrupolosa da parte del sistema d’emergenza, anche per il fatto che la Valle d’Aosta dispone di un solo presidio ospedaliero. – prosegue Lavevaz – Un’attenzione che, in particolare per i residenti nelle RSA e per gli operatori che vi lavorano, abbiamo tradotto in un monitoraggio sanitario continuo e specifico. Deve essere chiaro che solo con l’attenzione di tutti possiamo contenere l’epidemia per appropriarci di una nuova normalità. L’invito a tutta la popolazione è, quindi, quello di osservare scrupolosamente le indicazioni e i corretti comportamenti per limitare la diffusione del contagio, per proseguire il più possibile la quotidianità in famiglia, così come in campo sociale, scolastico ed economico”.