Nonostante la possibilità di inserire i bimbi già a partire dai sei mesi e la maggiore flessibilità, garantita dalle nuove direttive regionali, i 126 posti dei tre asili nido di Aosta anche quest’anno non sono stati tutti occupati.
“Non c’è stato oggettivamente il boom di richieste ma era anche il primo anno di questa sperimentazione” dice l’Assessore comunale alle politiche sociali, Marco Sorbara “Siamo consapevoli che è cambiato lo scenario socio economico inoltre forse c’è bisogno di una maggiore informazione”.
A snocciolare i punti di forza delle tre strutture comunali è ancora l’Assessore Sorbara “E’ possibile fare domanda tutto l’anno, andiamo incontro alle esigenze delle mamme, con una grande flessibilità, gli operatori sono sottoposti ad una formazione costante, ci sono incontri mensili con gli uffici comunali e la cucina posta all’interno delle strutture offre prodotti genuini a km interni visto che ci sono anche progetti sulla coltivazione degli orti”. Inoltre sono tante e diverse le proposte educative che le strutture offrono ai piccoli utenti.
“Va sfatato il mito che l’asilo nido costa” dicono Daniela Macori e Cristina Esposito, referenti del nido Berra e della struttura di viale Europa “Il servizio è parametrato alle possibilità di reddito delle famiglie”.
A fine 2018 scadrà l’appalto comunale per le due strutture del Berra e di via Roma e per la garderie Ape Luna. Sul futuro di quest'ultima ad oggi non c'è ancora un punto fermo. “Stiamo già lavorando all'appalto con l’idea di attivare un tavolo a cui saranno invitate anche le associazioni delle famiglie”.