Si è conclusa la diciassettesima edizione dei Piolets d’Or, manifestazione che si è tenuta tra Courmayeur e Chamonix dal 22 al 25 aprile e che ha celebrato i più importanti alpinisti del mondo.
“Questa edizione – ha dichiarato l’alpinista inglese Doug Scott, presidente della giuria – segna la rinascita dei Piolets d’Or. Per tutti noi non ci sono dei vincitori ne dei perdenti. I premiati sono gli ambasciatori di una pratica, di un’arte, di una passione”.
L’edizione di quest’anno ha visto in calendario una giornata speciale, quella del 23 aprile, interamente dedicata alla figura del Duca degli Abruzzi la cui storia è stata rievocata nel corso dell'incontro al Jardin de l'Ange che ha visto la presenza eccezionale ed inattesa di Amedeo di Savoia venuto ad onorare la figura dell'illustre antenato.
Il giorno successivo, venerdì 24 aprile, è stato consegnato il Piolet d’Or alla carriera all’alpinista italiano Walter Bonatti. Un riconoscimento dovuto per una figura di riferimento per l’alpinismo nazionale ed internazionale.
La manifestazione è poi proseguita sabato 25 con la consegna, a Chamonix, dei Piolets d'Or 2009. I premi assegnati quest’anno sono stati tre: spirito di esplorazione, impegno e autonomia, nonché un livello tecnico particolarmente elevato, sono le caratteristiche espresse da ognuna delle tre ascensioni premiate.
Pur essendo tutte le sei spedizioni di valore eccezionale, la giuria ha assegnato il premio per “lo spirito di esplorazione” a Kazuya Hiraide e Kei Taniguchi per la prima ascensione alla parete sud-ovest del Kamet (7756 m. India).
I due alpinisti, i primi ad avvicinare questa parete, hanno completato la prima ascensione della parete sud-ovest del Kamet in stile alpino tra il 26 settembre e il 7 ottobre 2008 ed hanno compiuto l’impresa al primo tentativo. Kei Taniguchi, inoltre, é la prima donna a ricevere un Piolet d’Or.
Per “l’impegno” il Piolet d’Or è andato alla spedizione di Fumitaka Ichimura, Yusuke Sato e Kazuki Amano per la nuova via alla parete nord del Kalanka (6931m, India). Nel settembre 2008, i tre giapponesi hanno aperto, in stile alpino, una nuova via nella faccia nord del Kalanka, che non era mai stata scalata interamente in una sola volta. Pur essendo stati colpiti da una tempesta di tre giorni a due terzi della salita, invece di tornare indietro dopo il maltempo hanno continuato sino alla vetta.
Grande impressione ha destato il livello tecinico della scalata di Ueli Steck e Simon Anthamatten, premiati per la “Difficoltà tecnica” con la prima ascensione della parete nord del Tengkampoche (6500m, Nepal). I due alpinisti svizzeri, scalando in stile alpino, hanno compiuto la prima ascensione della parete nord del Tengkampoche, tra il 21 e il 24 aprile 2008.