Becca di Nona, gli abitanti di Charvensod e Pollein snobbano l’esercitazione

In 48 sui 600 interessati si sono presentati all'esercitazione. L'idea delle due Amministrazioni comunali è ora quella di mantenere l'iniziativa a cadenza annuale per gli addetti ai lavori e di coinvolgere la popolazione ogni due anni.
La Becca di Nona
Società

Soltanto 48 persone (13 cittadini di Charvensod e 35 di Pollein) su 600 interessate  hanno preso parte giovedì 16 ottobre all’annuale esercitazione per la frana della Becca di Nona. La bassa adesione all’iniziativa, cosi come già accaduto negli anni scorsi, ha convinto le due amministrazioni di Charvensod e Pollein, a decidere di mantenere l’esercitazione a cadenza annuale per gli addetti ai lavori e di coinvolgere la popolazione ogni due anni. Anche perché nel frattempo la situazione della frana della Becca di Nona è diventata meno critica grazie ai lavori realizzati che di fatto hanno portato alla diminuzione delle zone a rischio e quelle ancora attive rivelano una pericolosità ridotta.

La prima esercitazione, tesa a testare il Coc, il centro operativo comunale, risale al 2002. Lo scenario che ogni anno viene simulato consiste in un ipotesi di allertamento pluviometrico, preallarme e successiva fase di allarme dovuta al superamento della soglia pluviometrica in prima battuta e successivo superamento della soglia estensiometrica, il tutto seguito da una accertata mobilizzazione di consistente volume della frana della Becca di Nona, con arresto dell’accumulo alla confluenza del torrente Comboé che può portare all’occlusione della valle, con formazione di un lago di sbarramento e possibile conseguente tracimazione oppure franamento istantaneo e progressivo di detto sbarramento.

Giovedì scorso l’esercitazione ha preso il via alle ore 18,30 e, come da programma, alle ore 20,00 il direttore della Protezione Civile, sentito il geologo, ha ufficializzato il cessato allarme ai Comuni di Pollein e Charvensod.
 

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