“Benessere, piena occupazione e scarso sviluppo”: dalla Chambre una fotografia della Valle d’Aosta 

La Valle d'Aosta è una situazione di ?benessere senza sviluppo?. Così la Camera di commercio regionale interpreta i dati e le tabelle contenuti nel primo rapporto sulle imprese e l'economia locale, presentato pubblicamente...
Società

La Valle d’Aosta è una situazione di ?benessere senza sviluppo?.
Così la Camera di commercio regionale interpreta i dati e le tabelle contenuti nel primo rapporto sulle imprese e l’economia locale, presentato pubblicamente pochi giorni fa.

Nella sala conferenze del palazzo regionale, di fronte a una platea di imprenditori locali, il presidente della Chambre, Piergiorgio Genestrone, l’economista Massimo LévèqueLeonardo La Torre e Aurelio Marguerettaz, e l’ospite della serata, il segretario generale del Censis Giuseppe De Rita, hanno illustrato punti forti e deboli del sistema economico e produttivo regionale, caratterizzato da uno stabile benessere diffuso ma anche da una stasi e mancanza di investimenti e di scambi con l’estero.

?Siamo in regime di piena occupazione, ma anche di deficit di sviluppo? ha sintetizzato Massimo Lévèque. ?Possiamo intervenire, se vogliamo migliorare la situazione, su uno di questi due fattori, l’occupazione o la produttività. In parole povere – ha proseguito – o assumiamo gente da fuori Valle, o diventiamo più produttivi e competitivi?.

L’assessore alle attività produttrice, Leonardo La Torre, nel suo intervento, ha toccato il tasto del ruolo della Regione. ?Finora – ha affermato – abbiamo assicurato elevati livelli di benessere, ma non possiamo più rimanere l’unico motore di sviluppo, l’unico soggetto a cui tutti fanno riferimento. Bisogna ripensare il ruolo della Regione, che deve diventare meno invasivo.
Serve un cambiamento culturale, ognuno deve fare la sua parte: le imprese, invece che confidare nei finanziamenti a fondo perso, devono imparare a camminare con le proprie gambe, dedicarsi al marketing e all’innovazione, e fare realmente sistema?.

Giuseppe De Rita, segretario generale del Censis, ed estimatore della nostra regione, dove trascorre le vacanze da decine di anni, ha offerto la propria personale lettura della situazione.
?Vivete in una regione ricca e benestante, questo è incontestabile? ha esordito. ?Siete appagati da una situazione che, tra alti e bassi, è sempre e comunque soddisfacente. Ma una società ha bisogno di traguardi, per mettersi in cammino, altrimenti rinuncia alla progettualità, alla ricerca di un futuro migliore.
Non ho trovato altrove, in Italia, un tale rinserramento nell’agio. Non è mai nata, qui, una pluralità di soggetti che, in autonomia dalla Regione, avesse dato impulso alla crescita.

Non esiste qualcosa di analogo agli artigiani di Prato, che si costituiscono come soggetti, e semmai, successivamente, interloquiscono con il settore pubblico e amministrativo, esprimendo una domanda di politica disegnata sulle loro esigenze. Al contrario, in Valle, dalla Regione non giungono solamente le risposte, ma addirittura le domande?.

?Abbiamo fatto del nostro meglio, in questi anni, per garantire un livello di benessere elevato per tutti, e cui siamo riusciti? ha sottolineato in risposta l’assessore Aurelio Marguerettaz. ?Ogni volta che la Regione cerca di fare un passo indietro, e di lasciare spazio a altri soggetti, si leva un coro di proteste. Nella società valdostana c’è una scarsa propensione a mettersi in gioco. La progettualità dei singoli troppo spesso si riduce a cercare un posto in Regione o al Casinò?.

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