“L’esempio è la più alta forma di educazione”. Ispirandosi ad una delle massime del più famoso chef italiano, Gualtiero Marchesi, l’Istituzione professionale regionale alberghiero di Chatillon, il Centro europeo di Bioetica e qualità della vita, la Comunità Montana Monte Cervino e i comuni di Chatillon e Saint-Vincent hanno progettato il progetto “Bien manger, bien boire, bien vivre”.
L’iniziativa, finanziata nell’ambito del piano di interventi INFeADO dell’Assessorato regionale alla Sanità, prevede tre seminari per suggerire agli studenti corretti stili di vita.
“Il progetto – ha sottolineato l’Assessore regionale al Turismo, Aurelio Marguerettaz – non vuole rappresentare i corretti stili di vita attraverso lezioni frontali e noiose ma vuole portare i ragazzi a toccare con mano il concetto di benessere, in campo alimentare e non, attraverso il confronto con alcuni esperti”.
Il primo dei tre seminari è in programma questo sabato 26 marzo presso l’Ipra di Chatillon. La giornata, “di educazione alimentare ma anche di festa”, offrirà ai 100 ragazzi della Comunità montana Monte Cervino, dieci atelier dedicati ai prodotti locali: formaggi, salumi, dolci, frutta e verdura ma anche cereali e pesce di torrente. Gli studenti, suddivisi in gruppi di 10/12, discuteranno e approfondiranno i temi degli atelier, confrontandosi con produttori e professionisti locali. Nel pomeriggio le impressioni raccolte durante la mattinata verranno riportate all’assemblea generale. Tutta la giornata verrà filmata e il risultato finale sarà un video che verrà proposto alle scuole.
“L’idea che sta alla base del progetto – ha spiegato Giacomo Sado rappresentante del Centro europeo di Bioetica – è quella della filiera corta. Vogliamo fare parlare i ragazzi direttamente con i produttori per mostrar loro come nella scelta del benessere alimentare esistono valide alternative in Valle”.
Nell’ambito del piano di interventi INFeADO dell’Assessorato regionale alla Sanità, valido per il triennio 2010/2012, sono stati ad oggi finanziati 12 progetti per una spesa totale di 210 mila euro.
“Sulla prevenzione – ha ricordato Albert Lanièce, Assessore regionale alla Sanità – stiamo cercando da tempo di fare un salto di qualità. Se prima la logica da privilegiare era quella del proibizionismo ora cerchiamo di promuovere il corretto utilizzo ad esempo delle bevande alcoliche”.