C’è anche Elisabetta Liuzzo, l’astrofisica e ricercatrice valdostana, tra i premiati con Breakthrough Prize 2020, considerato l’“Oscar della Scienza”, parte del team che di scienziati che – attraverso il gruppo di otto radiotelescopi Event Horizon Telescope – è riuscito ad immortalare la prima immagine del buco nero supermassivo M87, distante a 55 milioni di anni luce dalla Terra.
Il Breakthrough Prize, giunto alla sua ottava edizione, conferisce ogni anno il riconoscimento alle scoperte più importanti nelle scienze della vita, nella fisica e nella matematica che ammonta a 3 milioni di dollari.
La cerimonia di consegna è fissata per il 3 novembre, nel celebre “Hangar One” della Nasa, al sole della californiana Mountain View.