Carcere, 328 detenuti formati negli ultimi quattro anni grazie al Fondo sociale europeo

I percorsi promossi in carcere miravano alla formazione delle seguenti figure professionali: cuochi, camerieri di sala, addetti alle aree verdi e giardinieri vivaisti. Accanto a questi corsi sono stati organizzati anche laboratori espressivi e artistici.
Carcere Brissogne
Società

Sono stati 328 i detenuti del carcere di Brissogne che negli ultimi quattro anni hanno preso parte ai corsi di formazione organizzati con il contributo del fondo sociale europeo. I percorsi promossi in carcere miravano alla formazione delle seguenti figure professionali: cuochi, camerieri di sala, addetti alle aree verdi e giardinieri vivaisti. Accanto a questi corsi sono stati organizzati anche laboratori espressivi e artistici.

Accanto alla formazione tout court il Carcere di Brissogne negli ultimi anni è diventato per i detenuti anche un luogo di lavoro. La lavanderia impiega infatti oggi 7 detenuti mentre è in cantiere il progetto “Brutti e buoni” che vedrà la formazione altre 10 persone e il successivo avvio di un panificio all’interno delle mura carcerarie.

Un bilancio di queste iniziative è stato tracciato nell’ultima riunione di questa legislatura dell’Osservatorio sulle carceri.
Accanto ai corsi di formazione, hanno avuto grande importanza anche i corsi di alfabetizzazione linguistica e informatica, grazie alla collaborazione tra la Sovrintendenza agli Studi, il Direttore Minervini e il personale educativo dell’Istituto penitenziario: nei cinque anni hanno partecipato ai corsi di alfabetizzazione per la lingua italiana 142 allievi, mentre ai corsi di informatica, avviati dal 2009, hanno aderito 91 detenuti.

Durante la riunione dell’Osservatorio sulle carceri si è ricordato come “con rammarico, resti ancora da attuare il trasferimento alla Regione, da parte dello Stato, delle competenze in materia di medicina e sanità penitenziaria, ambito per il quale, tuttavia, il sistema regionale non ha mai mancato di intervenire.” Il Presidente della Regione ha informato i presenti di aver ricevuto assicurazioni per una soluzione della questione in tempi brevi. Inoltre Rollandin ha sottolineato che la Regione potrebbe sostenere la realizzazione di un campetto sportivo in erba sintetica all’interno dell’Istituto penitenziario.

 

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