Il caro bolletta, che promette di mettere in ginocchio la popolazione italiana, non risparmia nemmeno gli esercenti aostani, che, dopo il lungo periodo del Covid si trovano ora a dover affrontare una nuova sfida non solo economica, ma anche psicologica.
Se è vero che le chiusure forzate erano state comprese, per il bene collettivo e per la situazione emergenziale, il caro bolletta si somma a una serie di difficoltà che hanno colpito diverse categorie in questi ormai 2 anni di Covid. È nata così l’iniziativa Vetrine Spente, portata avanti dall’Associazione “dall’Arco alle Porte“, che raggruppa i commercianti di Via Sant’Anselmo e che ha deciso di protestare pacificamente e in linea con i Sindaci valdostani contro questa ulteriore difficoltà.
L’associazione, nata durante il Covid per fronteggiare le difficoltà comuni a molti esercenti della zona, ha deciso di appoggiare la protesta dei Sindaci valdostani e di seguire la stessa strada spegnendo in segno di protesta le luci delle vetrine a partire da oggi, giovedì 10 febbraio.
La vetrina, parte fondamentale per i gestori di negozi, che permette di farsi conoscere e di attirare il pubblico e gli avventori, rimarrà al buio; i commercianti decidono di sacrificare la loro finestra sul mondo pur di porre l’attenzione su un problema reale che si abbatterà su di loro e sui clienti come una scure, sperando così di venire ascoltati dalle istituzioni in maniera più concreta.