Casa Capriata: a Gressoney St. Jean il rifugio più eco-sostenibile

Progetto dell'architetto torinese Carlo Mollino per la X Triennale di Milano del 1954, non fu mai realizzato per il mancato accordo economico tra sponsor. In estate la presentazione in concomitanza con il Congresso Mondiale di Architettura.
Case Walser a Edelboden
Società
Un rifugio alpino, tra i più ecosostenibili in Italia, sorgerà nel comprensorio sciistico di Weissmatten, a Gressoney-Saint-Jean, a quota 2020 mt s.l.m. Si tratta di “Casa Capriata”, simbolo della sperimentazione architettonica in ambiente alpino, progetto dell’architetto torinese Carlo Mollino (autore tra l'altro del teatro Regio e morto nel 1973) per la X Triennale di Milano del 1954, ma mai realizzato a causa del mancato accordo economico tra gli sponsor. L’avvio del cantiere per i lavori è previsto in estate, nell’ambito del XXIII UIA World Congress.
 
La struttura si presenterà con un’architettura aerea sollevata dal suolo, sulla scia delle architetture Walser dell’alta Valle di Gressoney analizzate da Carlo Mollino nel 1929. Il rifugio ecosostenibile vedrà la sua collocazione lungo il WalserWeg (La Grande Via dei Walser) e sarà certificato dall’Agenzia CasaClima di Bolzano (obiettivo Classe A Gold plus), oltre ad essere inserito nel progetto europeo Multi-Comfort house di Saint Gobain Isover Italia, nell’ambito del quale, accanto ad altre due esperienze di edifici energeticamente efficienti realizzati in Svezia e Austria, Casa Capriata 2008 figurerà come primo caso studio italiano.
Il progetto prevede una struttura distribuita su tre piani: l'abitazione ospita al primo piano il soggiorno-pranzo, la cucina, un servizio e un piccolo disimpegno per il deposito degli sci a fianco dell'ingresso; al secondo piano due camere e un bagno aggregato in modo da formare un quadrato; il terzo piano, di minuscole dimensioni, è occupato da due camere e da una serie di armadi. Il costo della realizzazione si aggira sui 450mila euro. Soggetto promotore è il Politecnico di Torino – Dipartimento di Progettazione Architettonica e di Disegno industriale (DIPRADI) e Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Torino (OAT) e tra i partner figurano, tra gli altri la Federazione degli Ordini del Piemonte e della Valle d’Aosta, la Triennale di Milano, la Regione Autonoma Valle d’Aosta, il Comune di Gressoney Saint Jean.

A sottoporre all'attenzione del Comune di Gressoney-Saint-Jean il progetto è stato proprio il Politecnico di Torino, intenzionato ad avviare l'opera in concomitanza con il Congresso Mondiale di Architettura che si terrà nel capoluogo piemontese dal 29 giugno al 3 luglio 2008.

 
Responsabile scientifico del progetto Casa Capriata è l'architetto Guido Callegari che ha ideato e costruito il progetto. Gli sponsor che si sono uniti al progetto Casa CApriata sono oltre a Isover Italia: Hoval impianti, Internorm Serramenti, Zanotta, Bertolotto porte, Artigo Rubber Floring, BI Esse Elettricità, Idrocentro, Unisolar.
Le aziende citate, in particolare, metteranno a disposizione gratuitamente i materiali per il progetto. "In particolare – spiega Callegari – Zanotta ci permetterà di arredare il rifugio con i mobili disegnati da Carlo Mollino per Casa Capriata (1954). Hoval, azienda fra le più importanti a livello mondiale per riscaldamento, che ha già fornito e installato gli impianti di Buckingham Palace a Londra, La Défense Parigi, Duomo di Milano, Vaticano a Roma, Swiss Re Tower Londra, ecc…) installerà un impianto innovativo a Weissmatten".   
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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