Cervino, da oggi è obbligatoria la prenotazione alla Capanna Carrel
Da oggi sarà obbligatoria la prenotazione per pernottare alla Capanna Carrel, il bivacco di proprietà della Società Guide del Cervino, situata sulla via normale italiana di salita al Cervino denominata “Cresta del Leone”.
Come già avvenuto sulla via normale francese del Monte Bianco, l’obiettivo della preventiva prenotazione è di evitare sovraffollamento degli ultimi anni, ridurre code ed intasamenti mattutini e limitare i rifiuti non solo nei pressi della Capanna ma sulla stessa montagna. A presidiare, durante tutto il periodo estivo, una guida alpina che avrà il compito di controllare le prenotazioni, garantire la pulizia e gestire al meglio l’affluenza sulla via normale italiana.
La Capanna Carrel è a 3.830 metri – raggiungibile con il superamento di passaggi alpinistici – ed è punto di sosta per gli alpinisti, tra la prima e la seconda giornata di scalata ai 4.478 m della vetta del Cervino. Inaugurata nel 1969 è stata poi in parte ristrutturata e ingrandita negli ultimi decenni. Intitolata a Jean-Antoine Carrel, primo scalatore del Cervino lungo la cresta Sud-Ovest – è attrezzata di materassi e coperte. I posti letto disponibili su prenotazione sono 40, mentre altri 18 posti sono a disposizione delle guide alpine del Cervino e dei loro clienti. Non c’è l’acqua corrente e scarseggia anche la neve da fondere, né vi sono i servizi igienici, né provviste alimentari, se non le necessarie per le emergenze.
La prenotazione del pernottamento può essere effettuata via mail scrivendo a info@guidedelcervino.com o telefonando direttamente all’Ufficio Guide del Cervino allo 0166 948169, tutti i giorni negli orari d’ufficio (9 – 12 e 14:30 – 18:30) e prevede un’offerta minima di 30 euro per gli alpinisti (15 euro per le guide alpine) da versare all’atto della prenotazione previo accordi con la segreteria delle guide del Cervino. Eventuali disdette dovranno altresì essere comunicate per tempo. La nuova regolamentazione sarà applicata non solo nel periodo estivo di maggior affluenza, ma durante tutto l’anno.
“Le Guide Alpine – sottolinea il Presidente della Società delle Guide Alpine del Cervino, Flavio Bich – non vogliono limitare la possibilità di salire sul Cervino. Con questa regolamentazione si vuole sensibilizzare gli alpinisti a fruire della montagna in maniera consapevole tenendo conto anche dei propri mezzi e dei propri limiti. La via normale italiana al Cervino è una via lunga e impegnativa che richiede una buona esperienza alpinistica. Non vogliamo imporre il numero chiuso come è stato fatto sul versante francese del Monte Bianco, ma cercare di evitare che persone poco esperte mettano a rischio la propria incolumità e quella degli altri. Il Cervino dovrebbe essere un obiettivo da porsi quando si ha già un buon curriculum alpinistico: le insidie naturali sono tante e, se si aggiunge il sovraffollamento, certe situazioni diventano difficili da gestire soprattutto se non si ha esperienza”.