Caldo tropicale, abbondanti nevicate, piogge torrenziali. Il 2018 non si è fatto mancare nulla. E non a caso è stato l’anno dei record.
Sono diversi i report diffusi in questi giorni che segnalano il 2018 come il quarto anno più caldo a livello mondiale da sempre e il più caldo in Europa.
In Valle d’Aosta, l’anno che si è appena chiuso, passerà alla storia per diversi primati. Come spiega il Centro funzionale della Regione il 2018 è stato il più caldo degli ultimi 40 anni, con temperature medie molto spesso al di sopra dei valori normali.
A Saint Christophe come a Issime i termometri hanno registrato numeri oltre la media, soprattutto per quanto concerne le massime.
La temperatura più alta è stata registrata a Saint-Christophe, il 31 luglio con il termometro che ha raggiunto i 36,5° C.
A Donnas si sono ripetute nell’estate ben 22 notti tropicali, con temperature uguali o superiori a 20°C mentre ad Aosta sono state cinque.
Un anno caldo ma anche ricco di precipitazioni, a differenza dell’inizio del 2019, “i cui valori, al momento, sono preoccupanti” (Cervinia 60 cm; Gressoney 5-10 cm; Cogne 20 cm).
Chi si è scordato le immagini che circa un anno fa arrivavano da Cervinia? La neve al suolo rilevata nel gennaio 2018 è stata di 2,40 m a Cervinia, a 1,80 m a Gressoney la Trinité e a circa 90 cm a Cogne.
Tanta neve ma anche pioggia. Fra fine ottobre e inizio novembre, il Centro funzionale ricorda un secondo evento eccezionale.
A cavallo tra le feste di Ognissanti, piogge forti e persistenti sono scese sulla Valle d’Aosta, accompagnate da folate che a tratti e in alcuni luoghi hanno raggiunto i 200 km/h. Tutte le stazioni – Aosta, Gressoney, Pontboset e Rhemes – mostrano come questi due episodi abbiano reso il 2018 un anno caratterizzato da precipitazioni abbondanti, largamente sopra la media.
Le nevicate eccezionali di inizio anno e le piogge di novembre hanno superato di molto le medie delle precipitazioni registrate dal 1917, raggiungendo a tratti i livelli massimi.