Sono 65 i posti di ruolo da assegnare in Valle d’Aosta tramite il concorso pubblico per insegnanti. Il bando regionale è stato definito questo pomeriggio e sarà pubblicato sulla gazzetta ufficiale il prossimo 16 ottobre. Se la scuola dell’infanzia non sarà toccata, in quanto le graduatorie del precedente concorso coprono ampiamente il fabbisogno di posti richiesti, per la scuola primaria i posti a ruolo banditi saranno 16 in tutto: 3 “ordinari” e 13 per il sostegno.
Passando alla secondaria di primo grado (vale a dire le scuole medie), i posti per il sostegno saranno 5, mentre quelli per la classe 28/A (Disegno e Storia dell’Arte) invece 3; per la 33/A (Tecnologia) ammontano a 12; per la 43/A (Italiano, storia ed educazione civica, geografia) a 17; per la 45/A –F (Francese) saranno 2; per la 45/A-I (Inglese) 1 solo, mentre per la 59/A (Scienze matematiche, chimiche, fisiche e naturali) i posti saranno invece 2.
Infine, anche per quanto riguarda la secondaria di secondo grado (le superiori), i posti banditi per il sostegno saranno 5, mentre le altre classi interessate sono la 46/A-F (Francese) per un posto bandito, e la 43/C (nuova classe che indica il Laboratorio tecnologico per l’edilizia ed esercitazioni di topografia, attivato ai Geometri), sempre con 1 posto a concorso.
I criteri adottati per la stesura del bando
La decisione di quanti e quali posti mettere a bando è stata presa sulla base dei dati riguardanti i pensionamenti nel prossimo biennio del personale assunto a tempo indeterminato, sul calcolo dei posti vacanti per l’anno scolastico 2012/2013, mettendo in evidenza l’aumento o la diminuzione dei posti per effetto della mobilità a decorrere del 1° settembre 2012, sul numero d’insegnanti presenti nelle graduatorie a esaurimento in ogni ordine di scuola e classe di concorso e sul numero d’inclusi nelle graduatorie di merito ex concorsi banditi nel 1990 e nel 1999. Il tutto, nei limiti imposti dal bando nazionale. Inoltre è stato tenuto conto anche dei posti da riservare a chi frequenterà i corsi del Tirocinio Formativo Attivo che dovrebbero essere attivati anche in Valle d’Aosta per le classi con più necessità, cioè la 43/A e la 33/A.
Le scadenze e le prove
In Valle d’Aosta saranno applicate le stesse modalità di selezione del resto d’Italia e le iscrizioni partiranno dal giorno seguente alla pubblicazione del bando, prevista per il 16 ottobre, fino al 15 di novembre, quindi con una sola settimana di differenza rispetto alle tempistiche previste a livello nazionale. La procedura prevede l’utilizzo della modalità cartacea anziché on line.
Le prove di concorso partiranno con il test di preselezione (uguale per tutti e concomitante con quello nazionale) composto da 50 quesiti a risposta multipla volta all’accertamento delle capacità logiche, di comprensione del testo, delle competenze digitali nonché delle competenze linguistiche in una lingua straniera – a scelta del candidato – tra inglese, francese, tedesco e spagnolo.
Poi sarà la volta della prova di accertamento della lingua francese, per coloro che non avessero tale requisito. Solo in seguito si potrà accedere alla prova scritta (per la scuola primaria in questa prova è compreso anche l’accertamento della lingua inglese) e a quella orale (per la scuola primaria è parte integrante della selezione l’accertamento della lingua inglese). Per i candidati all’insegnamento delle discipline scientifiche e tecnico pratiche, che comprendono anche una prova tecnico-pratica, è previsto anche il superamento di una prova di laboratorio.
Il commento dei sindacati: "E’ stato fatto il possibile nei limiti del bando"
Il Savt Ecole condivide il calcolo operato dalla Sovrintendenza agli studi, sottolineando comunque che “per numerose classi di concorso ci sarebbe la necessità di bandire concorso, ma non è possibile farlo, perché manca il bando in ambito nazionale e, quindi, l’allegato con i relativi programmi di concorso. Vogliamo inoltre ribadire – ha aggiunto Alessia Démé – che è urgente sciogliere il nodo per l’attivazione dei TFA in Valle d’Aosta, almeno per le classi di concorso 33A e 43A, ovvero poter sapere quando verranno attivati”.
“Diciamo che va bene così – ha commentato Katya Foletto della Cgil – d’altronde non si poteva fare molto di più se non applicare razionalmente quanto previsto da un bando nazionale che rappresenta uno specchietto per le allodole e che di certo non risolve i problemi del precariato nella scuola. Anche per questo motivo invitiamo a partecipare allo sciopero generale della scuola e della formazione professionale indetto per il prossimo 12 ottobre”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche lo Snals, secondo il quale "i numeri sono per forza piccoli, visti i vincoli imposti dal bando ministeriale: in questo modo non si risolvono i problemi profondi del sistema scuola", ha concluso amaramente Alessandro Celi.