Confine Italia-Francia sul Monte Bianco, nuova “puntata” della querelle senza fine

Il Governo ha risposto ad un'interrogazione parlamentare seguita all’ordinanza dei comuni francesi di Chamonix e Saint-Gervais, che hanno incluso in un divieto di sorvolo in parapendio anche “il territorio ricadente sotto la sovranità italiana”.
Skyway Monte Bianco - Ph. Sebastien Montaz
Società

Emerge da una risposta del Governo ad un’interrogazione la nuova “puntata” della querelle che oppone Italia e Francia sulla linea di confine tra i due Stati, nell’area del Monte Bianco. A sollevare il tema è stato, stavolta, il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida, a seguito dell’ordinanza dei comuni francesi di Chamonix e Saint-Gervais che, il 27 giugno 2019, hanno “vietato il sorvolo in parapendio in tutta la zona circostante” la vetta, “invadendo anche il territorio ricadente sotto la sovranità italiana”.

Chiedendo all’Esecutivo quali iniziative intendesse intraprendere per “giungere alla definitiva risoluzione di un contenzioso diplomatico che si trascina ormai da oltre 70 anni”, il Deputato ha ricordato non solo “il rilevante significato simbolico e politico della sovranità nazionale sulla vetta del Monte Bianco”, ma anche le ricadute della controversia “sulla gestione di importanti attività economiche” (essendo coinvolta punta Helbronner, parliamo dell’area di arrivo della funivia “Skyway” e del rifugio Torino) e “sulla responsabilità amministrative e giudiziarie in tema di sicurezza e gestione dei soccorsi”.

La risposta governativa è giunta nella seduta dello scorso 12 ottobre, cioè oltre un anno dopo il provvedimento d’oltralpe “incriminato”, assunto – diversamente a quanto concordato tecnicamente nel 2016 e nel 2018 – “senza la previa consultazione né la previa informazione delle autorità locali italiane” (e segnalato alla Farnesina dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Entrèves). Di conseguenza, tramite l’Ambasciata a Parigi, il Ministero degli affari esteri “ha subito proceduto a rappresentare formalmente e con fermezza alle autorità francesi la tradizionale posizione italiana riguardo alla linea di confine”.

Pugni battuti sul tavolo dal Governo “sia come reazione alla ‘violazione dei confini e della sovranità nazionale’ effettuata simbolicamente dal provvedimento amministrativo” dei due comuni francesi, “sia con l’obiettivo di evitare che possa essere invocata in futuro una presunta acquiescenza italiana alle pretese francesi”. D’altronde, “l’Italia ha in gioco senz’altro un interesse non solo economico, ma anche simbolico, da tutelare, visto che le pretese di Parigi consegnerebbero alla Francia l’intera cima del Monte Bianco (vetta più alta d’Europa) e il rifugio Torino”.

Dalla République, per ora, è arrivato solo il riconoscimento che “il provvedimento amministrativo delle autorità locali adottato a giugno scorso verte su ‘una zona geografica che costituisce da svariati decenni l’oggetto di un contenzioso tra Francia e Italia”, accompagnata alla disponibilità di “affrontare la questione nel quadro della Commissione mista per la manutenzione del tracciato dei confini”. La questione, intanto, resta sul tappeto.

0 risposte

  1. Occorre posizionare e dare vita ad un presidio militare Italiano ( Alpini, GdF, carabinieri o reparto esercito in generale) che tuteli e controlli il rispetto dell’attuale confine, anche se disputato, sul Bianco. Come d’altronde hanno fatto i francesi con un presidio di gendarmerie.

  2. Credo che i francesi debbano cominciare a capire che bisogna rispettare anche chi non lo è.
    E poi magari si chiedono come mai nessuno li ama: magari le cose migliorerebbero se
    avessero meno arroganza e spocchia.
    Giù le mani dal MONTE BIANCO!

  3. Il problema è che l’inversione di supremazia turistica con lo skyway, ha prodotto problemi ai francesi.
    La reazione è stata maleducata e irrispettosa. E pericolosa poiché per assurdo taglierebbe lo skyway.
    Poi vi è una questione di identità nazionale, che vede la cima del Monte Bianco come spartiacque fra Francia ed Italia. Quindi dalla questione economica si è passati con villania a quella della supremazia sul Monte Bianco.
    I francesi in questo caso sono tornati al 1800…. No comment.

  4. Sono dei villani. I soliti strafottenti che pensano di essere ancora al tempo di Napoleone. questa è un invasione bella e buona e una limitazione della sovranità dello Stato Italiano che non deve e non può essere tollerata in alcun modo. Vergogna!

    1. e una vergogna ….i francesi stanno esagerando ci provano sempre aimè siamo obbligati a mostrare i muscoli se no ci mangiano….e sta tranquilli che se avessimo osato fare quello che hanno fatto loro avrebbero mandato larmade francaise sul bianco….e bene io dico fermamente che questo a mio avviso e un atto di guerra violando i nostri confini , e che loro sono già recidivi a queste azioni nei nostri confronti…segno che non hanno rispetto degli Italiani adesso basta calare le braghe…ci sono tutti i parametri per inviare l”esercito sul monte a difendere i nostri diritti ed il nostro onore e quello dei nostri nonni e bisnonni che hanno combattuto e sono morti per la nostra amata terra wwwww…L”italia

    2. Tutti a lamentarsi ed insultare i francesi.. andate a riprendervelo se volete!! Son tutte fake per far cadere conte😂😂

      1. Ma….
        fortuna che ci sono le tue di verità….
        l’interrogazione c’è, la risposta del governo pure… magari prima di scrivere a vuoto (eufemismo)… potresti documentarti un minimo…. vai sul sito della camera/lavori e cerca l’iterrogazione….

        (Atto Camera
        Risposta scritta pubblicata Lunedì 12 ottobre 2020 nell’allegato B della seduta n. 406 4-03541 presentata da LOLLOBRIGIDA Francesco)
        “…Si segnala infine che le autorità francesi hanno riscontrato la richiesta italiana facendo presente che il provvedimento amministrativo delle autorità locali adottato a giugno scorso verte su «una zona geografica che costituisce da svariati decenni l’oggetto di un contenzioso tra Francia e Italia». Al riguardo, le autorità francesi si sono dichiarate disponibili ad affrontare la questione nel quadro della Commissione mista per la manutenzione del tracciato dei confini.”

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