Consiglio comunale ad “alta tensione” a Courmayeur: chieste le dimissioni dell’assessore Vecchi

Il gruppo di minoranza Noi a Courmayeur chiede le dimissioni dell'assessore al Lavori pubblici perché "avvantaggiato" dal cambiamento di equilibri funzionali all'edilizia. La maggioranza boccia e afferma "diffamazione e lettura distorta".
Il municipio di Courmayeur
Società
Una mozione di sfiducia nei confronti dell’Assessore comunale ai Lavori pubblici, Andrea Vecchi, presentata dal gruppo di minoranza "Noi@Courmayeur" è stata oggetto di un acceso dibattito in occasione dell’ultima seduta del Consiglio Comunale di Courmayeur. Motivo della richiesta: l’assessore sarebbe stato avvantaggiato dall’approvazione dello stesso Consiglio di alcune norme relative al Piano regolatore che cambiavano alcune equilibri funzionali nel rapporto di costruzione tra alberghi e residenza abitative. Nella seduta del 14 luglio scorso, il Consiglio aveva approvato una delibera che sbloccava la parte residenziale, aprendo così le liste delle concessioni edilizie: tra i primi in lista proprio l’assessore Vecchi e Mimmo Tavernese, costruttore locale e componente della commissione edilizia. Di qui la polemica della minoranza.
Di fatto, fa sapere il gruppo di maggioranza "Courmayeur-La Nuova Via" in una nota , "le modifiche delle NTA messe sotto processo dalla minoranza, perché sospette – a loro dire – di “favoritismi” nei confronti di alcuni tra i quali l’assessore Vecchi, sono in realtà state approvate al termine della precedente legislatura, il 18 settembre 2007, con l’adozione definitiva del Piano Regolatore. Tali modifiche erano regolamenta dagli art 26 e 27 delle NTA, che però erano stati formulati male e quindi entravano in contraddizione tra loro, aprendo la porta ad interpretazioni discrezionali e speculative, esponendo l’Amministrazione al rischio anche di lunghi contenziosi dai quali è legittimo presumere sarebbe uscita perdente”.
La maggioranza, nel rimandare al mittente le accuse, che definisce "distorte e strumentali dei fatti" precisa, inoltre, che "l’assessore Vecchi non ha né proposto, né illustrato, né partecipato al dibatto consiliare, né tantomeno votato (in quanto assessore tecnico)  la delibera incriminata".

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