Il Consiglio regionale della Valle d’Aosta ha concluso ieri sera l’esame degli argomenti iscritti all’ordine del giorno. In chiusura ha approvato una risoluzione contro la Direttiva ‘Bolkenstein’ (dal nome del Commissario europeo che l’ha predisposta) la quale, con il pretesto di “diminuire la burocrazia e ridurre i vincoli alla competitività dei servizi sul mercato interno” intende imporre ai 25 Stati membri dell’Unione le regole della concorrenza commerciale, senza alcun limite”. La Valle d’Aosta è la prima regione in Italia a formalizzare la propria contrarietà alla Direttiva. Nel documento, scaturito da una mozione presentata dal gruppo Arcobaleno e trasformata in risoluzione, il Consiglio regionale “rivendica il proprio ruolo di rappresentanza democratica dei valdostani e di titolarità dei poteri di governo della cosa pubblica regionale” ed afferma la propria contrarietà all’approvazione della proposta”.
Il Consiglio in particolare contesta il fatto che la direttiva è stata elaborata “consultando oltre diecimila aziende europee, ma ignorando totalmente gli enti pubblici territoriali, i sindacati dei lavoratori e le organizzazioni della società civile”.