Coronavirus, al via le donazioni in Valle d’Aosta del plasma iperimmune
In attesa della conclusione della sperimentazione avviata con la Regione Piemonte, la Valle d’Aosta inizia la raccolta del plasma iperimmune.
Il programma di donazione, gestito dalla Struttura Immunoematologia e Medicina trasfusionale, consente la partecipazione di donatori con diagnosi di infezione da Covid-19, previa valutazione clinica.
“Alla luce del numero di guariti, iniziamo la conservazione del plasma, in attesa della liberalizzazione del suo utilizzo – spiega Pierluigi Berti, primario della struttura – e nel caso in cui la sperimentazione dia esiti positivi. Altrimenti il plasma sarà impiegato diversamente”. Al momento lo studio è nella fase del reclutamento dei 180 pazienti, anche valdostani.
Possono aderire al programma di donazione le persone fra i 18 e i 65 anni, che hanno già manifestato i sintomi correlati alla malattia (febbre, difficoltà respiratorie, perdita di gusto e olfatto, faringite etc.), risultate positive al virus SARS-CoV-2 (tampone positivo) e che siano poi risultate negative al tampone nasofaringeo (guarite). Inoltre non devono avere gravidanze o aborti in passato o in atto, non aver ricevuto trasfusioni in passato e essere idonei alla donazione secondo i consueti criteri.
Chi fosse disponibile alla donazione può comunicare la propria disponibilità al Servizio Trasfusionale di Aosta unicamente via email: tcentro@ausl.vda.it
Il Servizio Trasfusionale contatterà il donatore per verificare i criteri necessari attraverso la compilazione di un questionario e l’effettuazione di una visita, per valutare l’idoneità alla donazione di plasma iperimmune mediante plasmaferesi e per concordare la data della donazione.