Coronavirus, chiudono il Casinò e il Forte di Bard. Rinviati alcuni concorsi

Gli effetti dell’ultimo decreto firmato dal presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, durante la notte, si fanno sentire anche il Valle d’Aosta.
Il Casinò di Saint-Vincent.
Società

Gli effetti dell’ultimo decreto firmato dal presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, durante la notte, si fanno sentire anche il Valle d’Aosta. Le ulteriori misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull’intero territorio nazionale, riguardano in particolare il divieto di ingresso e di uscita dalla Lombardia e da 14 province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Vercelli, Novara e Verbano Cusio Ossola, ma non solo.

Le disposizioni ampliano quanto già previsto dal precedente decreto del 5 marzo, rispetto al divieto di organizzazione di congressi medici, alla chiusura di cinema e teatri, annullamento di eventi e competizioni sportive, ma anche chiusura di palestre, piscine e centri sportivi, scuole e università, corsi per professioni sanitarie, viaggi d’istruzione, oltre che gli accessi nei pronto soccorso e strutture sanitari.

Oltre alle attività e manifestazioni già annullate nei giorni scorsi, quindi, è di oggi la notizia della chiusura del Casinò de la Vallée di Saint-Vincent che dopo le misure restrittive adottate nei giorni scorsi ha deciso di tirare giù le serrande fino al prossimo 3 aprile. Sono in fase di studio provvedimenti per tutelare i dipendenti e contenere il costo del lavoro in questo periodo.

Stessa decisione per il Forte di Bard che oggi sul proprio sito annuncia la chiusura “al pubblico a partire da domenica 8 marzo, nel rispetto del nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM dell’8.03.2020) che dispone la chiusura dei musei e luoghi di cultura su tutto il territorio nazionale sino al 3 aprile, salvo ulteriori provvedimenti”.

Chiusi gli impianti di risalita

Le stazioni sciistiche della Valle d’Aosta resteranno chiuse a partire da domani.  Lo ha comunicato la Presidenza della Regione nella mattinata di oggi dopo una riunione straordinaria della Giunta, conseguente al nuovo decreto del Governo nazionale sulle misure di contrasto e contenimento della diffusione del COVID-19,

La situazione ad Aosta

Con una ordinanza del sindaco di Aosta Fulvio Centoz, sono sospese da oggi tutte le attività di intrattenimento e socializzazione rivolti agli anziani autosufficienti; il servizio relativo ai centri diurni; le attività integrative rivolte agli anziani ospiti delle strutture residenziali che comportino accesso alle stesse da parte di soggetti diversi dagli operatori di struttura; i servizi di prossimità rivolti agli anziani autosufficienti che non rivestano carattere di urgenza e di tutte quelle attività non strettamente connesse a necessità urgenti e improcrastinabili; i centri di incontro per anziani siti, rispettivamente, in Via Vuillerminaz, 7 e in Via Croix Noire, 38. L’accesso di parenti e visitatori alle strutture residenziali per anziani del Comune di Aosta dovrà avvenire secondo le misure disposte dall’Assessorato Regionale alla Sanità, Salute e Politiche Sociali. Saranno comunque garantiti i servizi di carattere domiciliare a favore, in via prioritaria, delle persone bisognose, sole o facenti parte “utenza debole”.

Chiusi anche tutti gli impianti sportivi comunali a gestione diretta ovvero: palestre, campi da calcio, campo da rugby-baseball, campo scuola di atletica leggera. È chiuso lo stadio comunale del ghiaccio. È consentito esclusivamente lo svolgimento delle attività federali (allenamenti e/o competizioni) presso il bocciodromo comunale, la sala comunale di ginnastica e la palestra di pesistica di Via Volontari del sangue, i campi comunali da tennis di Via Mazzini. È chiuso anche l’impianto sportivo “Palaindoor” così come i i campi sportivi di calcio a cinque del Montfleury.

Chiusi anche la Cittadella dei giovani, il cinema teatro Giacosa e la saletta di S. Grato di via De Tillier e della saletta d’arte di via Xavier de Maistre. Sono sospese le cerimonie funebri pubbliche e le cerimonie civili pubbliche di competenza dell’Amministrazione comunale, che devono essere svolte in forma privata con la sola presenza dei testimoni e dei parenti più stretti: a tal fine la capienza del salone ducale è ridotta della metà rispetto a quella normalmente prevista al fine di assicurare l’applicazione della distanza interpersonale di sicurezza di almeno un metro.

A partire da domani, inoltre, saranno sospese al pubblico le attività di tutte le biblioteche del territorio, compresa la Biblioteca Bruno Salvadori di Aosta, mentre sono già chiusi da oggi, domenica 8 marzo, i castelli e i musei.

 

Rinviati il concorso infermieri e la selezione per 48 posti in Regione ed enti locali


E’ rinviato a data da destinarsi il concorso per assumere 48 impiegati (collaboratori di categoria C, posizione C) che lavoreranno nell’amministrazione regionale, nelle istituzioni scolastiche regionali, nei Comuni e nelle Unité in base ad una graduatoria, che avrebbe dovuto svolgersi martedì 24 marzo 2020. La comunicazione è arrivata ieri con una breve comunicazione agli oltre mille candidati: il problema in questo caso è dato dalla difficoltà a organizzare logisticamente la prova rispettando le disposizioni previste, come la distanza minima di “sicurezza”.

“Lo Stato non parla esplicitamente di sospensione dei concorsi – spiega Igor Rubbo, coordinatore del Dipartimento Personale e Organizzazione della Regione – ma sono le Regioni che devono fare valutazioni anche molto delicate sul piano giuridico. Il differimento di questo concorso, perché non è un annullamento, si spiega per due ordini di ragioni. Da una parte l’impossibilità di garantire le condizioni di sicurezza e di distanza previste: si tratta di una prova selettiva di 1200 da svolgere in un’unica giornata in sessioni diverse da 300 candidati l’una. L’altra motivazione è legata alla garanzia di partecipazione di tutti al concorso, principio previsto dalla Costituzione, anche da parte di eventuali candidati lombardi, per fare un esempio, impossibile con le attuali limitazioni di mobilità imposte”.

Anche l’Usl della Valle d’Aosta ha annunciato il rinvio del concorso pubblico per titoli ed esami di 83 infermieri. La Cgil Valle d’Aosta, che chiedeva il reclutamento straordinario del personale sanitario, si dice perplessa. “Attualmente al personale sanitario tutto (medici, infermieri e operatori socio sanitari),  già stremato da anni di blocco del turnover, si chiedono ulteriori sacrifici, a discapito del riposo psicofisico e della vita privata”,  spiegano Igor De Belli, segretario generale Funzione Pubblica Cgil Valle d’Aosta, e Pietro Trovero (segreteria regionale Funzione Pubblica). “È inaccettabile che l’Azienda Sanitaria chieda al personale la revoca delle ferie e sospenda i recuperi delle ore, quando era in itinere un concorso per titoli ed esami. Non è concepibile chiedere al personale ulteriori sforzi e nello stesso tempo rinviare un concorso. Visto il momento di emergenza chiediamo con forza che i contratti a tempo determinato vadano in proroga e si proceda allo scorrimento delle graduatorie fino a esaurimento. Invece non siamo d’accordo sul reclutamento del personale già in quiescenza, anche perché i pensionati hanno un’età tale che è considerata a rischio in questo momento di emergenza Covid-19”.

 

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