“Solo con zone rosse e lockdown totali dei servizi non essenziali si potrà rallentare l’accelerazione della pandemia”. Il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Valle d’Aosta condivide all’unanimità le preoccupazioni espresse dal Presidente Nazionale della Federazione. “Siamo consapevoli delle conseguenze economiche e sociali di tali restrizioni ma tutti sappiamo quanto a volte sia necessario soffrire per salvare una vita”.
Il Presidente dell’Ordine Roberto Rosset mette in fila alcuni dati riguardanti la nostra regione: 2.082 persone in isolamento domiciliare, 159 persone ricoverate con sintomi, il 3,5% della popolazione è contagiata, “più che a Milano e a Monza (3%) e molto più che in tutte le altre provincie italiane”. L’ospedale, saturo, “non è più in grado di svolgere la sua normale attività sia per le carenze di personale precedenti l’ondata pandemica, sia per il numero di operatori infetti. Abbiamo una terapia intensiva satura al 75% quando il Ministero della salute indica il 30% come soglia critica”.
L’ordine dei medici punta poi il dito contro Piazza Deffeyes. “Avevamo dedicato tempo e energie in quella Cabina di Regia coordinata dal Prof. Balduzzi e dal Prof. Faggiano che la Regione Valle d’Aosta aveva voluto e che aveva dato alla passata Amministrazione Regionale precise indicazioni, come da mandato, entro il 31 luglio scorso”. – ricorda l’Ordine dei Medici regionale – “Forse però è mancato il tempo alla Regione Valle d’Aosta di seguire tutte le indicazioni della Cabina di Regia perché i virus corrono molto più veloci degli apparati amministrativi e delle loro burocrazie.”