Mentre genitori, studenti e docenti sono con le dita incrociate, in attesa di conoscere se da lunedì, con l’eventuale passaggio in zona rossa, dovranno ritornare in Dad, buone notizie continuano ad arrivare dallo screening in corso nelle scuole secondarie di secondo grado.
Ad oggi su 1536 tamponi rapidi eseguiti su studenti, docenti e personale scolastico sono solo tre i casi di positività al covid-19 rilevati. L’ultimo, oggi, all’Itpr Corrado Gex di Aosta. E’ scattata, quindi la quarantena domiciliare per la classe dello studente risultato positivo. Nell’Istituzione scolastica di via Chabod l’adesione si è fermata al 38,38%. Domani la campagna di screening proseguirà al Liceo Maria Adelaide di Aosta, dove la settimana scorsa erano stati rilevati i primi due casi di positività.
“Bene i dati. Ora aspettiamo quale colore avremo lunedì. Speriamo di restare arancioni per consentire di mantenere l’attuale situazione delle aperture” dichiara l’Assessore Luciano Caveri.
Lo screening era partito martedì 9 marzo, dal Liceo linguistico di Courmayeur e dall’Isiltep di Verrès. Fino al 31 marzo delle unità mobili andranno scuola per scuola a eseguire tamponi rapidi ai 5800 circa ragazzi (4,6% popolazione) fra i 14 anni e i 19 anni. Per i minorenni spetterà ai genitori dare il consenso attraverso i moduli arrivati sul registro elettronico.
Sono state costituite due squadre, ognuna delle quali composta da 1-2 infermieri della Croce Rossa Italiana, un infermiere dell’Usl, un coordinatore, un autista e un operatore di supporto della Protezione Civile/CRI, che eseguiranno presso le scuole circa 200 tamponi antigenici rapidi al giorno.
La campagna ha preso il via da Verrès e Courmayeur perché la prima raccoglie una buona parte di studenti provenienti dalla bassa valle e che possono avere potenzialmente contatti con soggetti provenienti da fuori valle, la seconda perché nelle ultime settimane si è riscontrata una presenza rilevante di possessori di seconde case anch’essi provenienti da fuori regione.
Secondo le autorità sanitarie i contagi fra i giovani possono essere un osservatorio predittivo di quando accadrà poi sulla popolazione. “L’aumento dell’incidenza dei contagi in questo segmento è particolarmente significativo poiché è dimostrato che esso anticipa tendenzialmente quanto, nelle fasce di età più avanzate, si renderà evidente circa 14 giorni dopo.”
Nel presentare la campagna di screening il Presidente della Regione e l’Assessore regionale all’Istruzione Luciano Caveri hanno rivolto un appello a famiglie e studenti per una larga partecipazione all’iniziativa.
“Questo ci consentirà di avere una fotografia precisa della situazione” spiega il Presidente della Regione “Da li poi faremo dei ragionamenti su degli screening sentinella, coinvolgendo alcuni studenti di alcune classi, che periodicamente verranno tamponati”.
Se durante le giornate di screening dovessero emergere delle positività, gli studenti verranno isolati nelle “stanze covid” degli istituti per sottoporli poi al tampone molecolare di verifica. “Eventuali isolamenti della classe e dei docenti seguirebbero la conferma del molecolare” precisa la Sovrintendente agli studi Marina Fey. La campagna di screening terrà conto della presenza al 50% degli studenti in classe.