Oggi, venerdì 3 marzo, la Commissione europea ha approvato l’inserimento della “Grappa della Valle d’Aosta – Grappa de la Vallée d’Aoste” nel Registro delle Igp, ovvero le Indicazioni geografiche protette.
Ad annunciarlo, sui suoi canali istituzionali, è la Commissione stessa. La “Grappa della Valle d’Aosta” – si legge nelle news da Bruxelles – “è ottenuta esclusivamente da uve prodotte e lavorate nel territorio della regione autonoma Valle d’Aosta. La produzione avviene, come vuole la tradizione, per distillazione diretta delle vinacce in piccoli alambicchi artigianali discontinui. Le sensazioni aromatiche che le grappe forniscono sono quelle caratteristiche dei vitigni d’origine, che si traducono in note floreali, balsamiche e fruttate”.
La fama della “Grappa della Valle d’Aosta – Grappa de la Vallée d’Aoste” – si legge ancora – “affonda le sue radici in un’antica tradizione di produzione artigianale della grappa. Questo nuovo nome andrà ad aggiungersi all’elenco delle 259 bevande spiritose già protette”.
L’elenco di tutte le Indicazioni geografiche protette è disponibile nel database eAmbrosia.