Dagli studi medici valdostani alla Formula 1: la nuova esperienza di Tommaso Antonetti

Dopo il passato tra MotoGP e Superbike, il medico dello sport di Parma ma in Valle d’Aosta da cinque anni lavorerà in nove GP nell’équipe di Formula Medicine: “Era un treno da non perdere”.
Tommaso Antonetti
Società

Da atleta può vantare un passato nella serie A di rugby ed è stato capitano della nazionale di football americano, da professionista è stato il medico della MotoGP e della Superbike, ma anche della nazionale italiana di sci di fondo, tra le altre cose. Ora per Tommaso Antonetti, responsabile della Medicina dello Sport di Premium Medica dopo aver rivestito lo stesso ruolo all’IRV, si aprono le porte della Formula 1.

Antonetti, parmigiano di origine e da cinque anni in Valle d’Aosta, sta infatti per partire per il Giappone, il primo dei nove Gran Premi in cui lavorerà nell’équipe di Formula Medicine, la struttura di Viareggio fondata dal luminare Riccardo Ceccarelli che da circa trent’anni fornisce preparazione atletica e mentale ai piloti (ha lavorato anche con Senna e Schumacher, giusto per fare due nomi) e sportivi in generale (come Jannik Sinner).

Era un treno da non perdere”, sottolinea Antonetti, “non sono agitato ma è sicuramente bello avere questa nuova occasione di rimettermi in gioco. Dopo la fine dell’esperienza con MotoGP e Superbike, in cui sono stato per circa sei anni, ho mandato a Formula Medicine una mail per propormi e mi hanno richiamato il giorno dopo, sicuramente la mia esperienza in un paddock è stata un punto di forza. Il dottor Ceccarelli ha inventato la mental economy, allenamenti mentali per gli atleti per mantenere la lucidità anche sotto stress fisico”.

Antonetti sarà nei GP di Giappone, Miami, Montecarlo, Canada, Barcellona, Silverstone, Spa, Olanda e Las Vegas. Se con il motociclismo il medico di Aosta era nello staff medico dell’organizzazione (insieme a tanti italiani e spagnoli) che si prendeva cura di tutti i piloti, l’équipe di Formula Medicine, composto da medici provenienti da tutto il mondo, seguirà alcune squadre come Red Bull, Haas, Williams e Alfa Romeo, ma anche il team di Sky, di Pirelli e dell’organizzazione.

“Con le moto i piloti cadono e si fanno male, ed hanno bisogno di te soprattutto per una parte medica, fisioterapica e ortopedica”, prosegue. “In questo caso siamo a completa disposizione della squadra: seguiremo dal pilota, al general manager, al meccanico, quindi ci possono essere problemi medico-sportivi puri ma anche un lavoro quasi da medico di base. Abbiamo un truck con un piccolo ospedale, siamo d’appoggio al medical centre che è presente nell’autodromo”

Il semaforo verde si avvicina, Tommaso Antonetti dovrà confrontarsi con un nuovo modo di lavorare e di vivere lo sport: “Sinceramente non so ancora molto cosa aspettarmi, non avendo ancora iniziato, ma sono molto excited”, conclude rispolverando un po’ d’inglese che gli sarà utile intorno al mondo.

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