Dal Nord Est arriva la “rabbia silvestre”. Scatta un piano di prevenzione

In Valle non ci sono più notizie storiche, ma nel Nord Est ci sono 100 casi di rabbia. Le autorità sanitarie diffondono un piano di informazione per evitare che la malattia sdi diffonda.
Da sinistra Mauro Ruffier e Albert Lanièce
Società

In Valle d'Aosta la rabbia non è attualmente presente e non si hanno notizie storiche dell'ultimo caso verificatosi, ma i 100 casi che si sono manifestati in Friuli Venezia Giulia, Trentino e Veneto dal 2008 fino ad oggi fanno scattare piani di emergenza e prevenzione anche nell'area nord ovest del paese. E così l'assessorato regionale della Sanità, l'Usl e l'Istituto zooprofilattico stanno diffondendo dei volantini per suggerire comportamenti corretti a quanti dovessero recarsi nelle zone più esposte, per capire quali sono i segni più comuni della rabbia e cosa fare in caso di morsicatura.

"Ora il rischio è che la malattia si propaghi anche nel Nord Ovest – ha dichiarato Mauro Ruffier, del servizio igiene e sanità pubblica dell'assessorato alla Sanità – e dunque è necessario sensibilizzare la popolazione per adottare le cautele necessarie".

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