Affrontare la carenza di personale infermieristico per consentire una migliore operatività del Servizio psichiatrico di Diagnosi e Cura e del Day Hospital, da troppo tempo in attesa di entrare in funzione a pieno regime. E? questa una delle richieste formulate dalla associazione DIAPSI (Difesa Ammalati Psichici ONLUS), in occasione dell?assemblea annuale svoltasi ad Aosta il 4 maggio scorso.
Il problema della mancanza di infermieri è solo uno degli argomenti toccati dall?associazione. Tra le altre criticità evidenziate vi è la necessità di disporre su tutto il territorio regionale dell?assistenza infermieristica domiciliare per l?assunzione e il controllo della terapia – attualmente solo fornita nel Comune di Aosta – e fondamentale per evitare ricadute e conseguenti ricoveri ospedalieri.
Un?altra richiesta formulata dalla DIAPSI è relativa alla necessità di mettere in funzione l?unico Centro diurno esistente, quello di Donnas, bloccato da un contenzioso riguardante l?appalto e all?esigenza di disporre di altri centri diurni per poter offrire un?alternativa occupazionale a coloro che non sono in grado di svolgere un lavoro. Infine, la DIAPSI chiede di avere sostegno a domicilio tramite educatori professionali, anche col rifinanziamento del progetto di Educativa territoriale che sta per scadere.
?Ci rendiamo conto dello sforzo compiuto finora, anche per colmare il grave ritardo col quale sono state approntate le strutture territoriali – commenta Orbelina Voyat, presidente dell?associazione DIAPSI della Valle d?Aosta – ma chiediamo un ulteriore impegno della Regione, dell?USL e del Dipartimento di Salute mentale, per offrire un?adeguata assistenza psichiatrica alla popolazione valdostana?.