Disabilità: ad Aosta nasce un comitato di famiglie per i diritti e l’autodeterminazione
“Tutte le persone, indipendentemente dalle loro caratteristiche fisiche o psichiche, sono cittadini e devono godere dei diritti di tutti. Questo ci dice la Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità. In Valle su questo dobbiamo ancora lavorare molto e in particolare è importante che le istituzioni modifichino il loro approccio standardizzato per andare verso una personalizzazione dei servizi. Perché le persone con disabilità non sono tutte uguali, hanno bisogno di sostegni specifici e soprattutto hanno il diritto di seguire le proprie aspirazioni come tutti”. Così Davide Vicentini, portavoce del neo “Comitato per l’attuazione della legge 162/98 in Valle d’Aosta” spiega i presupposti di partenza che hanno determinato la nascita di questa organizzazione informale che riunisce diverse famiglie valdostane che si misurano quotidianamente con la disabilità.
Il Gruppo, apartitico e aperto a tutte le persone con disabilità e ai loro familiari, si propone, di sostenere la piena e concreta attuazione anche in Valle d’Aosta della legge 162/98 e della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità che prevedono l’attivazione di azioni, misure e servizi personalizzati, orientati a promuoverne l’autodeterminazione e la piena partecipazione alla società.
Tra le prime azioni messe in campo dal Comitato c’è un incontro, previsto venerdì 29 aprile alle 18 presso la sala conferenze della BCC di Via Garibaldi ad Aosta, in cui si prevede di analizzare i contenuti della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
Durante l’incontro sono previsti gli interventi di Cecilia Marchisio, docente universitaria e responsabile del Centro Studi per i Diritti e la Vita Indipendente dell’Università di Torino, e di Claudio Gilardi Presidente del Comitato Famiglie 162 del Piemonte, uno dei primi nati in Italia e che ha sostenuto l’avvio del gruppo valdostano.
La partecipazione all’incontro è aperta a tutti.