Autismo: il progetto di farm community nella cascina del castello di Fénis può ripartire

Grazie ad una collaborazione siglata dall’assessorato regionale Sanità, salute e politiche sociali con l’Università della Valle d’Aosta e l’Istituto superiore di sanità, la fondazione La cascina del castello onlus spera di ultimare il progetto entro l’anno.
VALLE DAOSTA Castello Fenis foto Enrico Romanzi
Società

Sorgerà all’interno della ristrutturata e ampliata cascina del castello di Fénis la prima farm community della Valle d’Aosta dedicata ad adulti affetti da autismo grave. Il progetto ideato dalla fondazione La cascina del castello onlus risale a qualche anno fa, ma, a causa dei continui cambi di Governo che portano l’associazione a perdere i propri punti di riferimento istituzionali, l’iniziativa subisce una battuta di arresto. Il progetto ora potrà rivedere la luce grazie a un duplice accordo tra l’assessorato regionale Sanità, salute e politiche sociali da un lato e l’Istituto superiore di sanità e l’Università della Valle d’Aosta dall’altro lato.

La convenzione

La convenzione che rilancerà la farm community di Fénis, tuttora in fase di perfezionamento, è il frutto di un lavoro lungo anni che ha visto affiancarsi la fondazione La cascina del castello onlus ai dipartimenti dell’assessorato regionale Sanità, salute e politiche sociali.

“Dopo un confronto con altre esperienze simili di fuori regione, ci siamo resi conto che la Valle d’Aosta non possiede un quadro legislativo tale da dare vita e gestire tramite soggetto privato una struttura residenziale operativa 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 – spiega il presidente dell’associazione, Antonio Corraine -. Finalmente la Regione ha preso atto della situazione e ha deciso di chiedere aiuto all’esterno per dare corpo alle parole detteci in questi anni trasformandole in azioni concrete”.

L’accordo prevede che l’Università della Valle d’Aosta funga da tramite sia per l’attività formativa dedicata sia per la consulenza giuridico-economica necessarie ad attuare il progetto sperimentale della farm community.

“Sarebbe vitale che entro l’anno si arrivi a redigere una serie di norme che definiscano i requisiti per costruire e gestire con la massima attenzione queste strutture – continua Corraine -. Speriamo che il progetto non soltanto veda la luce il prima possibile, ma che in futuro esso funzioni anche da testa di ariete per altre iniziative di questo tipo”.

I passi successivi

Il progetto, che rientra nelle azioni della legge del “Dopo di noi”, prevede di avviare entro il 2023 la procedura per l’individuazione del soggetto del terzo settore che collaborerà con la fondazione La cascina del castello per dare vita alla farm community.

“L’edificio verrà ristrutturato, ampliato e trasformato in un centro diurno e residenziale dotato di 2 comunità alloggio da 8 posti ciascuna capaci di ospitare 16 persone affette da autismo rimaste senza alcun supporto famigliare – prosegue Corraine -. Più tempo si aspetta e più rischiano di subentrare complicazioni a livello famigliare, economico o di servizi, perciò è importante trovare al più presto una sistemazione dignitosa e bella per adulti che altrimenti non saprebbero dove risiedere”.

L’attività della fondazione

La fondazione La cascina del castello nasce proprio con il solo scopo di dare vita e forma alla farm community di Fénis, parallelamente alle attività destinate all’autismo annualmente organizzate da Angsa VdA.

“Una volta che la nostra struttura sarà attiva e funzionante, dovremo sicuramente provvedere alla formazione costante degli operatori, organizzare iniziative di conoscenza e sensibilizzazione sul territorio, confrontarci con i servizi per trovare nuove opportunità di inserimento lavorativo e socio-occupazionale sia per i residenti sia per tutti gli altri utenti che vi graviteranno attorno – conclude Corraine, dettosi felice della massima disponibilità offertagli dal Comune di Fénis -. Trattandosi di un plesso residenziale e non soltanto diurno, necessita di essere trasformato in un polo destinato all’autismo capace di fare attività laboratoriale e di autonomizzazione costanti”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA e da Googlepolitica sulla riservatezza ETermini di servizio fare domanda a.

The reCAPTCHA verification period has expired. Please reload the page.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte