La nuova stazione elettrica di Fénis è stata ufficialmente tenuta a battesimo alla presenza delle autorità regionali e comunali. E’ l’ultimo di una serie di investimenti che hanno, negli anni, reso la nostra regione completamente autosufficiente sul piano energetico, anzi, capace di produrre tre volte l’energia di cui ha bisogno. “Già a partire dagli anni ’80 abbiamo lavorato a questo obiettivo” ha confermato il sindaco di Fènis, Giusto Perron, all’inaugurazione. “Oggi io rappresento tutti i sindaci e le amministrazioni che in passato hanno fatto tanto per dotare il paese di questa infrastruttura, a loro va tutta la nostra gratitudine”.
L’Hydroelectique Clavalité ha realizzato l’impianto, una stazione elettrica a 132 kV per poterlo collegare alla propria rete di produzione dell’energia, e l’ha venduto alla società Terna. La stazione, che sfrutta le acque del torrente Clavalité e ha una potenza di circa 24 megawatt, in realtà è già entrata in funzione nel 2008, con una connessione provvisoria alla rete, per non disperdere risorse idriche. Complessivamente tutto il complesso è interamente interrato, salvo la stazione, che è stata realizzata ad una certa distanza dall’abitato e dalla strada, seminascosta dagli alberi, e vicino all’elettrodotto già esistente, in modo da ridurre i raccordi aerei il più possibile. Anche i materiali impiegati sono tali da diminuire l’impatto visivo dell’opera, che resta modesto. Costruirla è costato 3,1 milioni di euro, ma è solo la punta dell’iceberg: Terna, in Valle d’Aosta, ha in programma opere di riassetto della rete per 100 milioni di euro.