Ferrovia: la Valle d’Aosta non vuole restare fuori dall’alta velocità

26 Ottobre 2006

?Il collegamento ferroviario con Torino è fondamentale e il servizio ha caratteristiche sue proprie che non possono essere derogabili alla strada. Il miglioramento di tale infrastruttura ci garantirebbe, inoltre, un accesso più diretto con le linee di grande velocità dalle quali non possiamo permetterci di restare fuori.?. Queste alcune delle affermazioni che il presidente delle Regione Luciano Caveri ha evidenziato in occasione dell’incontro avuto di recente insieme all’assessore al Turismo, Sport, Commercio e Trasporti, Ennio Pastoret, con il sindaco e l’assessore ai Trasporti della Città di Ivrea, Fiorenzo Grijuela e Alberto Redolfi, per affrontare le problematiche riguardanti la tratta ferroviaria Aosta-Torino.
Tra le proposte prioritarie di emendamenti al disegno di legge Finanziaria 2007 la Regione Valle d’Aosta ha messo proprio l’ammodernamento della tratta Aosta-Chivasso, chiedendo garanzie per i fondi necessari agli interventi da realizzarsi nel triennio 2007-2009.
?Con i colleghi piemontesi – ha spiegato l’assessore Pastoret – siamo concordi nel ribadire che il miglioramento della linea passa attraverso la realizzazione della cosiddetta ?lunetta? di Chivasso, che eviti la manovra di attestamento nella stazione piemontese con conseguente ‘giro di banco’ per l’inversione verso Torino. Si tratta di un intervento che consentirebbe un collegamento diretto con Torino e una riduzione dei tempi di percorrenza di almeno una decina di minuti. Per altro tra gli interventi prospettati sul territorio piemontese è di gran lunga il meno oneroso e si attesta sui 10 milioni di euro. Contiamo sull’accordo che dovrà essere firmato entro fine anno tra i Ministeri competenti e Rete ferroviaria Italia per la copertura finanziaria, dapprima della progettazione di tale opera e in seguito della sua realizzazione ?.

Sull’elettrificazione della linea ferroviaria in Valle, intervento di circa 280 milioni di euro, si discuteranno in Consiglio regionale le strategie di intervento. ?Il progetto è molto complesso e prevede una vera e propria variante di tracciato fra Châtillon e Verrès con l’eliminazione di 11 gallerie?.

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