Da qualche anno la Fiera di Sant’Orso, oltre rappresentare il meglio della tradizione valdostana, punta a rinnovarsi con nuove proposte. Tra queste c’è quella del banchetto di Chiara Stevenin, giovane ceramista di Gressoney, classe 2000, che è riuscita a trasformare quello che all’inizio era un semplice hobby, in un vero e proprio lavoro. La passione di Chiara per la ceramica è nata di recente, nel 2023, dopo aver frequentato un corso di lavorazione dell’argilla. Da lì, ha iniziato a creare stoviglierie realizzate e decorate a mano – tazze, tazzine da caffè, brocche e ciotole, pezzi unici o set con motivi coordinati – capendo che quella poteva essere la sua strada.
Lo scorso anno, Chiara ha partecipato alla sua prima Fiera, non solo come artigiana, ma anche come visitratrice. “Io vivo a Gressoney e non ero mai scesa apposta per la Fiera, non l’avevo neanche mai vista”, racconta. “Ho deciso di iscrivermi e per me è stata una rivelazione: l’atmosfera era allegra e le mie creazioni sono piaciute molto”. La partecipazione alla “Millenaria” le ha dato lo slancio per fare della ceramica la sua professione. “Quando ho esposto per la prima volta, lo scorso anno, avevo ancora un altro lavoro. Poi, a luglio, ho deciso di licenziarmi e ho aperto la partita Iva. Grazie a Instagram sono riuscita a farmi conoscere.” Fondamentale nel suo percorso è stato il progetto “ArtigianImpresa”, promosso dall’Ivat, Institut valdôtain de l’artisanat de tradition, un’iniziativa rivolta ai giovani per aiutarli ad avviare un’attività artigianale. Oltre a realizzare pezzi in ceramica, Chiara è anche maestra di sci, un’attività che le permette di avere un’entrata stabile nei mesi invernali. “Ci vuole coraggio ora come ora a lanciarsi in un’attività del genere, però ho lo sci che mi permette di avere una buona entrata sicura. Per ora sono molto contenta della mia scelta”.
Oltre alla Fiera di Sant’Orso, Chiara ha partecipato anche a diversi mercatini in Valle d’Aosta e a Milano, ma la maggior parte delle sue vendite avviene online. “Molti clienti acquistano contattandomi direttamente dal mio profilo Instagram. Alcuni scelgono le creazioni già pronte, altri richiedono pezzi personalizzati, spesso anche alberghi mi contattano per ordini su misura.”
Per l’edizione 2025 della Foire, Chiara ha dedicato tutto il mese di gennaio alla preparazione delle sue opere. “Dopo le festività natalizie mi sono concentrata interamente sulla produzione. Ci vuole molto tempo: prima realizzo i pezzi, poi devono cuocere per 12-16 ore, dopodiché li decoro a mano e infine li rimetto in forno per altre 12 ore circa.” Per ottimizzare il lavoro, ne produce più di uno alla volta, sfruttando al massimo il suo forno da 60 litri. La creatività è un elemento centrale nel suo lavoro: “Quando ho un’idea, la disegno a mano su carta o in digitale sul tablet, ma riportarla sulla ceramica è completamente diverso. Il materiale è delicato e poroso e finché non lo realizzo non so esattamente come verrà.” La collezione che porta quest’anno alla Fiera si ispira alla valle di Gressoney: “Per questa edizione ho scelto di celebrare le mie radici, così ho creato la collezione ‘Monte Rosa’ che rappresenta l’inverno e il posto dove sono cresciuta.”