Otto giovani, quattro israeliani e quattro palestinesi, arriveranno in Valle d’Aosta il 13 aprile e per 10 giorni saranno ospitati nella regione dove si confronteranno tra loro e con i loro coetanei valdostani. L’iniziativa si chiama “Fiori di pace“, un progetto ideato e promosso dalla rivista Confronti, che in Valle è stato raccolto dal Mir, il Movimento Italiano per la riconciliazione, e dall’Ipsia (Istituto pace Sviluppo e Inoovazione Acli).
Obiettivo dell’iniziativa: favorire l’incontro tra questi giovani, promuoverne il confronto in un contesto in grado di facilitare il dialogo, unica condizione per favorire una maggiore conoscenza e comprensione reciproca. “Non è facile di questi tempi trovare giovani palestinesi e israeliani che abbiano voglia di incontrarsi e confrontarsi” ha spiegato Giancarlo Rosso il referente del Progetto che non nasconde le soddisfazioni per l’interesse che l’iniziativa ha suscitato nelle istituzioni locali e nel mondo della scuola.
A credere in “Fiori di pace”, oltre alla Presidenza del Consiglio regionale, l’Assessorato regionale Istruzione e cultura e il Comune di Aosta e due scuole valdostane, il Liceo classico e l’Istituto “Maria Adelaide”, con 140 studenti che hanno dato la loro adesione al progetto e si sono preparati sulla situazione di quel territorio e sul conflitto mai risolto tra israeliani e palestinesi.
Dal 13 al 23 aprile i giovani israeliani e palestinesi, saranno impeganti in laboratori condotti da psicologi che li porteranno a raccontare e a confrontarsi sulle esperienze traumatiche che vivono nella loro realtà, parteciperanno ad attività didattiche con gli studenti valdostani, visiteranno la Valle d’Aosta e il suo patrimonio culturale.
Due i momenti pubblici previsti: martedì 19 aprile saranno ospiti del Consiglio comunale di Aosta che ha loro dedicato l’apertura della seduta e giovedì 21 aprile alle ore 21 al CSV parteciperanno ad un incontro pubblico dal titolo “Fiori di Pace in tempi di guerra”.