FisioVda, nasce l’associazione di fisioterapisti contro l’abusivismo

Per promuovere l’associazione, i fisioterapisti del gruppo lanciano l’iniziativa “regala una seduta sospesa”, mutuando l’idea del caffè sospeso della tradizione napoletana: al costo ridotto di 25€ si può pagare la seduta per una persona bisognosa.
La presentazione dell'associazione FisioVda
Società

Promuovere la professione del fisioterapista ponendola al centro del progetto riabilitativo e fornendo al cittadino gli strumenti per attingere a un database di operatori abilitati all’esercizio della professione sanitaria. E’ questo l’obiettivo di FisioVda, associazione nata tre mesi fa da un gruppo di professionisti uniti nella lotta all’abusivismo dilagante nel settore, e presentata al pubblico ieri sera in una conferenza stampa. L’associazione non profit è composta da liberi professionisti, al momento una quindicina, che operano in Valle e che hanno deciso di riunirsi e di offrire, attraverso un database consultabile sul sito dedicato, un elenco di professionisti abilitati a esercitare la professione.

“La mancanza di un albo professionale e la nascita quasi quotidiana di figure d’interesse sanitario, ma non abilitate a trattare patologie neurologiche o muscolo-scheletriche, ha causato il fenomeno drammatico dell’abusivismo”, ha spiegato il presidente, Paolo Bosonetto. “I pazienti sono in balia di mani inesperte, di persone che non hanno una conoscenza specifica in campo sanitario e, quand’anche fossero "bravi", non possono comunque esercitare questa professione: se fatturano devono applicare l’IVA, fornendo una prestazione non detraibile ai fini fiscali, né rimborsabile in nessun modo dalle compagnie assicuratrici”.

Dall’agosto del 2014 i professionisti sanitari sono inoltre obbligati a stipulare una Polizza RC a tutela del paziente. Una recentissima sentenza della Corte di Cassazione, la n° 5080 del 15 marzo 2015, stabilisce infine che “solamente il fisioterapista può svolgere attività fisioterapica”. Sentenza che porrebbe quindi la parola fine a qualunque diatriba.

Per promuovere l’associazione, i fisioterapisti del gruppo lanciano l’iniziativa “regala una seduta sospesa”, mutuando l’idea del caffè sospeso della tradizione napoletana, per cui i benestanti pagano il proprio caffè e ne lasciano uno pagato per uno sconosciuto bisognoso.

“Allo stesso modo – spiega Bosonetto – sottoponendosi a una seduta è possibile pagare la prestazione e offrirne un’altra per una persona bisognosa, al costo ridotto di 25 euro. Attraverso un monitoraggio con le associazioni di riferimento veranno individuati i soggetti idonei a usufruire di questo servizio”. Hanno manifestato interesse e sostegno all’iniziativa la Cooperativa La Sorgente, Cittadinanzattiva, LICD-Vda, il Cna, il Csv e il Forum del Terzo Settore. 

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