Foire de Saint-Ours: artigianato, cultura, turismo ed enogastronomia a braccetto

Il 30 e 31 gennaio torna l'attesso appuntamento con la più importante 'kermesse' di artigianato tradizionale dell'arco alpino. Presentato il programma dell'edizione 1009 e tra le novità, l'apertura del Museo dell'Artigianato Valdostano.
I galletti di Enrico Oreiller
Società
Una straordinaria vetrina che continua a crescere, che distribuisce vantaggi e visibilità ai suoi protagonisti e che sempre più diventa un evento in cui la sinergia trasversale tra artigianato, cultura, turismo ed enogastronomia risulta vincente. E’ la Fiera di Sant’Orso giunta all’edizione 1009 che il 30 e 31 gennaio prossimi riempirà le vie del centro storico di Aosta. L’organizzazione, il programma e la struttura dell’evento, ripercorrono l’impostazione dello scorso anno con alcune novità evidenziando un maggior coordinamento tra i diversi assessorati regionali (Cultura, Agricoltura, Turismo) con capofila quello alle Attività produttive.
 
Il numero degli espositori si attesta sul dato del 2008: 1.085 espositori, con 905 del settore tradizionale (attrezzi agricoli, ferro battuto, mobili, intaglio, tornitura, vannerie, scultura, tessuti, calzature, oggetti per la casa), 22 equiparati al tradizionale e 120 del settore non tradizionale, oltre alle 38 scuole di intaglio.
Piazza Chanoux ospiterà l’Atelier, che celebra quest’anno il suo decennale. Vi troveranno spazio i professionisti dell’artigianato di tradizione, imprese e scultori. Gli 84 espositori vedranno in questa sede la loro vetrina privilegiata e poiché solo 70 potranno trovarvi spazio, i 14 espositori in eccesso saranno ospitati in piazza Plouves, nel padiglione dedicato all’Enogastronomia “Una scelta – ha spiegato l’assessore alle Attività produttive, Ennio Pastoret, nel presentare il programma dell’evento – che darà visibilità anche a coloro che non potranno, per motivi di spazio, trovare sede nel padiglione di P.zza Chanoux e che soddisfa tutti”. Il riferimento dell’Assessore è quello alle polemiche dello scorso anno, quando gli espositori eccedenti, posizionati in P.zza San Francesco, avevano manifestato disagi e malcontenti vari.

Ad arricchire la Fiera saranno gli appuntamenti offerti dalla Foire Culture, curata dall’Assessorato regionale alla Cultura, che ripropone visite guidate, musica, animazioni, cantieri evento, ingresso libero alle mostre per valorizzare il patrimonio storico-artistico della Valle d'Aosta e con un’attenzione particolare ai più piccoli: “Alla fiera vengo anche io…così vado al Museo” racchiude infatti diverse attività rivolte ai bambini dai 6 ai 13 anni con laboratori didattici, una Veillà ad hoc, animazioni e musica.

L’enogastronomia locale troverà spazio nel padiglione di piazza Plouves, dal 29 gennaio al primo febbraio, e sarà rappresentata da 54 aziende.
I sei “Punti rossoneri” gestiti dalle pro loco, quest’anno proporranno al pubblico solo produzioni locali, con vini esclusivamente valdostani e piatti legati al territorio di appartenenza delle singole Pro Loco.

La presentazione della Fiera di Sant’Orso è stata anche l’occasione per ufficializzare l’apertura del MAV, il Museo dell’Artigianato Valdostano, che trova sede della struttura denominata “Villa Montana” a Fénis e che rimane, nelle parole del presidente dell’IVAT, Rudi Marguerettaz “l’evento culturale dell’anno, insieme alle celebrazioni dell’anno Anselmiano, atteso da quasi un secolo e che racchiuderà al suo interno il patrimonio artigianale valdostano e il “savoir faire” dei nostri artigiani”.  L’apertura ufficiale della struttura sarà il 24 gennaio. All’interno della Porta Praetoria di Aosta sarà presente un punto IVAT per comunicare al pubblico la prossima apertura del Museo.

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