Gare di trial a Cogne, La Federazione replica a Legambiente: “Siamo ospiti rispettosi del territorio”

A dirlo, in una nota, il delegato regionale della Federazione motociclistica italiana Davide lombardi, che risponde alle perplessità sollevate dall'associazione ecologista e rassicura: "Condividiamo l’amore per l’ambiente che anima Legambiente".
Davide Lombardi
Società

Sulle gare di trial in programma a Cogne, la Delegazione regionale Valle d’Aosta della Federazione motociclistica italiana replica a Legambiente, che aveva definito l’appuntamento – di oggi, 24 maggio e domani – “una sfida alle aree protette e al buon senso”.

In una nota, il delegato regionale Davide Lombardi dice: “Desidero ringraziare Legambiente Valle d’Aosta per l’attenzione e la sensibilità dimostrate verso il territorio valdostano e le sue aree protette. Valori che condividiamo profondamente anche come appassionati di motociclismo e come rappresentanti della Federazione Motociclistica Italiana”.

Poi, le risposte alle domande che si era posta l’associazione ecologista, con Lombardi a spiegare che “vorremmo offrire alcune precisazioni e rassicurazioni, convinti che un dialogo aperto e costruttivo possa essere la via più efficace per tutelare l’ambiente e al contempo valorizzare le attività sportive sostenibili”.

Riguardo le autorizzazioni, il delegato regionale Fai spiega che “per organizzare la gara, valida come seconda e terza prova del Campionato Interregionale Trial Piemonte-Valle d’Aosta, sono stati acquisiti tutti i nulla osta e le autorizzazioni necessarie da parte dell’Amministrazione comunale di Cogne, della Questura e di ogni altra autorità preposta. Inoltre la gara è stata regolarmente autorizzata dalla Federazione Motociclistica Italiana, Ente riconosciuto dal Coni, in conformità con i regolamenti sportivi nazionali”.

Poi, la questione legata all’impatto acustico e ambientale.Comprendiamo la vostra preoccupazione – scrive Lombardi -, ma riteniamo opportuno sottolineare che le moto da trial sono veicoli targati e omologati per l’uso stradale, e quindi soggette ai più restrittivi attuali limiti europei in termini di emissioni acustiche e ambientali. Il rumore emesso da una moderna moto da trial non è superiore a quello di una comune automobile in circolazione, e le capacità di inquinamento sono minimizzate anche perché i consumi di tali mezzi sono davvero irrisori: basti pensare che la capienza dei serbatoi si aggira intorno ai 2,5-3 litri”.

Non solo: “Inoltre, a differenza di altre discipline motociclistiche, il trial si pratica in modalità singola: i concorrenti affrontano le zone di prova uno alla volta, mentre gli altri attendono il proprio turno con motore spento. Il rumore – descritto come “frastuono” nel comunicato – risulta quindi ampiamente contenuto, e difficilmente udibile già ad un centinaio di metri di distanza”.

Tra le perplessità, Legambiente si faceva domande sulla compatibilità della manifestazione con il territorio. Lombardi dice:Il trial nasce, perlomeno in Italia, come sport alpino e da oltre 70 anni si pratica in località montane di pregio ambientale in Italia e in Europa, con impatti sul territorio praticamente nulli. In Valle d’Aosta, negli anni, si sono già svolte gare in numerosi comuni, tra cui, per citarne alcuni, Torgnon, Morgex, Fénis e Bionaz oltre a Valsavarenche, Valgrisenche e Rhêmes-Notre-Dame, questi ultimi in contesti prossimi al Parco Nazionale Gran Paradiso”.

“La manifestazione di Cogne non si svolge in area parco e non coinvolge aree sottoposte a tutela diretta, ma si limita a sentieri e strade poderali esistenti – si legge ancora -. Le zone di gara sono state tracciate quasi esclusivamente su rocce e pietre naturali, coinvolgendo solo minimamente prati o sottobosco. I mezzi utilizzati girano con pressioni degli pneumatici bassissime (0.28atm all’anteriore e 0.35 atm al posteriore), il che esclude la possibilità di solchi o danni al manto erboso. Ad ogni modo, il Moto Club organizzatore (Valdigne Mont-Blanc), come prassi, si è impegnato fin da subito ad eseguire ogni eventuale ripristino, se necessario”.

Tutto qui? No. Sui dubbi sulla fruizione del territorio e turismo, la nota del delegato Fai spiega che “comprendiamo il desiderio di tutelare il carattere tranquillo e naturale di Cogne, che condividiamo. Tuttavia, teniamo a precisare che l’intero evento coinvolgerà poco più di 50 partecipanti, tra cui 15 giovani e giovanissimi, molti dei quali accompagnati dalle famiglie. In un periodo di bassa stagione per il turismo locale, crediamo che la manifestazione possa portare un modesto ma significativo contributo all’economia del paese, anche alla luce dei recenti disagi subiti a causa degli eventi meteorologici”.

“Inoltre – si legge ancora -, l’attività preparatoria svolta dai volontari del Moto Club ha permesso di ripristinare sentieri resi impraticabili da alberi caduti e detriti. Abbiamo anche raccolto rifiuti presenti nei boschi, non certo attribuibili ai motociclisti, ma che oggi non ci sono più, grazie al nostro intervento. Da qualche giorno, perlomeno nelle aree interessate dal nostro passaggio, tutti, escursionisti e ciclisti, possono di nuovo godere di sentieri resi praticabili e puliti”.

Un capitolo a parte, dice sempre Lombardi, lo merita l’“impegno ambientale della Fmi”. Infatti, scrive:La Federazione Motociclistica Italiana è da sempre attenta alla tutela dell’ambiente. Non a caso, ha istituito una Commissione Ambiente, che monitora costantemente gli effetti delle attività sportive sul territorio. Sono stati siglati protocolli d’intesa con i Carabinieri Forestali e sono pubblicati regolarmente report ambientali che guidano l’organizzazione delle manifestazioni secondo parametri molto severi”.

Insomma: “Ci teniamo a ribadire che condividiamo l’amore per l’ambiente che anima Legambiente e che ci consideriamo, prima di tutto, ospiti rispettosi del territorio valdostano, che amiamo profondamente e che desideriamo preservare. Siamo naturalmente a disposizione per qualsiasi confronto diretto o iniziativa comune volta a coniugare sport, natura e sostenibilità”, chiude la nota.

Gare di trial a Cogne, Legambiente: “Una sfida alle aree protette e al buon senso”

23 maggio 2025

Trial a Torgnon

“La ministra Santanché voleva portare i turisti a Cogne in elicottero e per fortuna nessuno l’ha ascoltata, ma anche le moto da trial non scherzano a livello di rumore e spregio per l’ambiente”.

A scriverlo, in una nota, è Legambiente Valle d’Aosta, che punta il dito contro le due prove di trial organizzate dal Motorclub Valdigne a Cogne per i prossimi 24 e 25 maggio, parte del calendario campionato regionale Fmi Trial Piemonte/Valle d’Aosta 2025.

Legambiente apprende “con sconcerto” delle due gare di cui, dicono “abbiamo visto delle tracciature del percorso a Plan Cretetta, sopra Gimillan. Il fatto di portare una simile attività a pochi passi dal Parco nazionale Gran Paradiso e vicino a Parco regionale del Mont Avic, zone Sic (Sito di importanza comunitaria, ndr.) e Zsc (Zona speciale di conservazione, ndr.) deve essere interpretato evidentemente come una sfida alle aree protette e al buon senso”.

Per questo, l’associazione mette sul tavolo alcune domande: “Chi ha autorizzato queste gare – si legge ancora nella nota –? È possibile immaginare che il frastuono di questi mezzi non disturbi la fauna protetta a qualche centinaio di metri di distanza (ragione per cui sarebbe auspicabile la creazione di una fascia di rispetto intorno ai parchi)? È logico proporre manifestazioni del genere in alta montagna, in territori sensibili dove di solito le persone vanno a cercare tranquillità e contatto con la natura? Quale sarebbe il target turistico che si spera di attirare in una località considerata da sogno, una ‘perla delle Alpi’ come Cogne?”.

9 risposte

  1. Un appello all’Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso affiché possa intraprendere e portare avanti , sensibilizzando l’Amministrazione comunale sulla tutela del proprio patrimonio naturalistico, l’iniziativa di estendere i confini del Parco a tutta la Valle di Cogne e, in particolare, al Vallone del Grauson, particolarmente ricco di flora montana e biodiversità per evitare scempi come questi .

  2. Sai com’è, il comune di Cogne confina con quello di Champorcher…sembra incredibile ma è così!

  3. Chiedo a chi è più esperto: ma il rumore è l’inquinamento prodotto da queste moto si ferma al confine del Parco ?

  4. Se il parco ha un bordo, un conto è dentro un conto è fuori e se fuori è permesso allora non c’è da lamentarsi.

  5. Chi dice sempre no a tutto spesso è molto corto di vedute. Ma il solo ospitare un evento del genere in una Valle del Parco significa aver completamente perso il valore ANCHE TURISTICO di una zona come quella di Cogne. Certo, l’evento motoristico si svolge “fuori dal Parco” ma Pian della Cretetta ha un valore simbolico innegabile, è un “balcone” panoramico senza eguali anche per chi non può/vuole camminare tanto. Si dirà che è un’area “piccola” ma è escursionisticamente interessante, che potrebbe essere valorizzata con eventi che ne mettano in rilievo la pace, il silenzio, la ricchezza floreale d’estate. Se si vuol ragionare (e giustamente) anche in termini di ritorno economico, si potrebbe invece organizzare un evento a due ruote con mountain bike e e-bike: queste hanno un ritorno ripetibile anche in futuro. Questi mezzi i turisti le usano e le useranno sempre di più. Se regolamentate, le bici non fanno danni. Le gare di moto, con tutto il rispetto che meritano, devono utilizzare percorsi dedicati e non invasivi a livello ambientale. Con grande dispiacere, torno convintamente a ripetere che, nonostante siano 59 anni che vengo in Val d’Aosta e 48 a Cogne, l’ottusa e non lungimirante avidità valdostana di qualcuno fa sì che il confronto con Trentino e Alto Adige è impietoso. La Valle d’Aosta è indietro anni luce dal saper davvero accogliere il nuovo turismo, dal saper valorizzare e promuovere una sensibilità ambientale sana e non fanatica. Il tutto con il sacrosanto diritto di ottenere un ritorno economico che permetta nuovi progetti e iniziative. E invece c’è chi pensa di fare la funivia Epinel – Colle Tsa-Seche. Si potrebbe iniziare a fare una gara di motocross Gimillan – Arpisson – Tsa Seche ….., perché no?!??

    1. Assolutamente d’accordo, non si capisce che certi tipi di turismo sono incompatibili e che il ritorno di immagine per certi eventi è tutt’altro che positivo.

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