Il volume, alla sua prima edizione, contiene oggi un’offerta che spazia tra conferenze, incontri, manifestazioni, esposizioni, musei e sedi espositive, laboratori, visite guidate, castelli e siti storici e molto altro ancora. Grazie all’utilizzo di una legenda a icone grafiche, che identifica i destinatari delle singole offerte, alla lettura cromatica, che indica l’ente promotore, e alla rubrica, che riporta la suddivisione delle attività per tipo di proposta, il catalogo risulta di facile consultazione. I contenuti saranno, inoltre, aggiornati nei prossimi mesi e consultabili sul sito
www.scuole.vda.it/epcs
Si tratta prima di tutto di uno strumento per gli insegnanti e le scuole che ogni anno devono fare i conti con centinaia di offerte didattiche tra cui scegliere. Da oggi invece potranno lavorare d’anticipo nella scelta delle offerte senza scontrarsi con tempi stretti e valutazioni affrettate.
“
Le Catalogue – ha evidenziato l’Assessore Laurent Viérin – v
uole rappresentare un’offerta unica e coordinata a servizio delle scuole, ma anche delle famiglie, e nel rispetto dell’autonomia scolastica”. A sfogliare il catalogo per scegliere tra le centinaia di offerte proposte, espressione del territorio e del suo patrimonio naturale, culturale, didattico e storico, saranno in primis i circa 2300 insegnanti valdostani cui è destinato questo strumento. In questa prima edizione, inoltre, il catalogo sarà inviato anche alle istituzioni scolastiche del vicino Piemonte. In futuro l’idea è quella di coinvolgere anche i territori del Vallese, Savoia e Alta Savoia tramite l’utilizzo di Fondi sociali europei.
La prima edizione 2009/2010 del “Catalogue de l’offre culturelle” che esce in questi giorni e rimane valida per il prossimo anno scolastico, è il frutto di oltre un anno di lavoro del gruppo Epcs (Educazione al patrimonio culturale e scientifico) istituito circa due anni fa e di cui fanno parte, oltre all'Assessorato regionale all'Istruzione e Cultura, l’Ass. regionale dell'agricoltura e risorse naturali, l'Osservatorio astronomico della Valle d'Aosta, l'Associazione Forte di Bard, l'Ivat e il Musée du Petit Monde di Torgnon: "In futuro – ha anticipato ancora l'assessore Viérin – siamo aperti al contributo di altri enti, anche privati". “Questo è il pezzo che mancava all’offerta culturale e didattica regionale – ha concluso l’assessore Viérin – un’offerta fondamentale per i ragazzi affinché crescano pienamente nel contesto sociale in cui vivono”.