Gli hobbisti raccolgono 576 firme a favore del nuovo disciplinare: oggi si continua

Battaglie di firme e proteste in seno ai protagonisti dell'artigianato di tradizione. Veli e cartelli bocciano le nuove normative della Regione sulla tutela dell'artigianato di tradizione. Gli hobbisti invece le accettano e raccolgono firme.
I galletti di Enrico Oreiller
Società

Professionisti e hobbisti. Protesta e contro protesta. Chissà se i turisti e i visitatori che hanno raggiunto Aosta per tuffarsi nella millenaria Fiera di Sant’Orso, nei suoi profumi, nelle sue opere e manufatti, sta percependo qualcosa di tutto ciò. Alcuni cartelli non passano inosservati, perché fissi sui banchi, altri gesti invece, o perché poco eclatanti o perché con tempistiche sbagliate o perché non visti o non voluti vedere, non centrano il bersaglio. La sorda battaglia intestina che si sta consumando tra i protagonisti della Fiera riempie le pagine dei giornali, riempie fogli bianchi di firme, riempie gli animi di tensione e mette in un cantone il senso di un appuntamento millenario. Se non bastasse anche la politica, mai come quest’anno, è scesa in campo. La discussione su criteri, archetipi, tradizione, colori, regole continuerà. La novità è che dopo le tante proteste nei confronti del nuovo disciplinare che dal 2009 entrerà in vigore, ora scende in campo chi quel regolamento invece lo apprezza. Sono gli hobbisti che nella prima giornata di Fiera hanno raccolto 576 firme che appoggiano le nuove regole, e la raccolta firme continuerà anche oggi.

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