Gli hotel a tema: quando una camera costa 0,99 cent.

In Umbria nasce il progetto camera-cantina, un esempio interessante e innovativo di marketing moderno. Un suggerimento da proporre anche in Valle d’Aosta.
Società

Una camera a 0,99 cent? Possibile se si sposta il centro della redditività. Analogamente alle compagnie aeree low cost anche gli hotel possono spostare le proprie attenzione verso i cosiddetti "ricavi ancillari", si tratta di introiti che non derivano direttamente dalla vendita delle camere, core business di tutte le imprese alberghiere. Tutte tranne il Giò Wine Area Hotel di Perugia, struttura che ha fatto del vino il suo vero punto di forza. Dalla creatività della proprietà nasce Bed&Wine, l’iniziativa è strettamente legata all’enoteca interna dell’Hotel. I clienti che acquistano prodotti vitivinicoli per importi minimi di 79 euro possono usufruire di un pernottamento per due persone in camera doppia con prima colazione a 0,99 cent.

L’iniziativa è rivolta ad un pubblico leisure – dichiara L’Amministratore delegato del gruppo Valeria Guarducci sulla rivista Pianeta Hotel – a cui viene riservata ogni giorno una camera per due persone. Un’iniziativa innovativa, interessante e al passo con i tempi dalla quale prendere spunto per alcune riflessioni.
La prima è che sempre più l’offerta alberghiera e ristorativa deve trovare soluzioni e proposte flessibili in grado per prima cosa di generare flussi in hotel e destare curiosità verso il mondo esterno, la seconda è che sono ancora in pochi a dare il giusto peso a tutte le fonti di guadagno non direttamente legate alla vendita delle notti: dal frigobar alle colazioni, dai trattamenti sul benessere, ai servizi in camera, alla ristorazione dell’hotel fino alla vendita di prodotti tipici e in alcuni casi anche degli arredi (in alcune aziende è possibile acquistare elementi di arredo delle stanze come quadri e sculture di artisti locali, cuscini e materassi).

Del resto é noto a tutti come le compagnie aree fondino la loro strategia su introiti che non derivano dalla vendita dei biglietti, loro core business, ma da tutt’altro, ad esempio da una politica commerciale che li ha visti nel tempo accrescere un enorme potere contrattuale nei confronti delle società di gestione aeroportuali e ottenere grandi ricavi da tutti i servizi non compresi nella tariffa, su tutti la gestione dei bagagli. Una strategia che si basa su una vendita a cascata di prodotti partendo da servizi disaggregati con prezzi di partenza apparentemente molto bassi come nel caso in questione.

Per quanto riguarda casa nostra il mercato valdostano appare ancora un po’ tradizionale dal punto di vista di offerte, spunti di soggiorno e promozioni mancano talvolta di contenuti forti in grado di creare appeal sui mercati. Esempi di questo tipo sarebbero calzanti in particolar modo per gli agriturismi che legano l’ospitalità alla propria produzione, in diversi casi proprio vitivinicola. Ma l’esempio del vino è solo una delle tante possibilità promozionali che si innescano su questa strategia, è solo questione di fantasia e un pizzico di coraggio nel proporre iniziative inizialmente anche destabilizzanti ma che possono rivelarsi di gran sostegno al proprio business.

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