I giovani amministratori locali si informano, hanno voglia di confrontarsi, di mettersi in gioco e di creare un nuovo modo di fare politica, non urlato, più partecipato e soprattutto con un legame diretto con il cittadino in modo tale da renderlo partecipe delle scelte decisionali e trarre, dove possibile, idee e spunti utili. E’ un po’ quanto emerso dalla terza edizione della Scuola delle Democrazia, il corso di alta formazione politica organizzato dal Consiglio regionale della Valle d’Aosta e dall’Associazione Italiadecide, con la collaborazione di Ancigiovane, che ha visto quest’anno impegnati da 7 all’ 8 ottobre 60 giovani amministratori, dai 19 ai 35 anni, provenienti dalla Valle d’Aosta e da numerose regioni italiane. Il tema di questo incontro “Mettere in rete i cittadini e i governi territoriali: migliorare la qualità della democrazia locale” insieme ai relatori che si sono alternati nella due giorni di lavori sono stati strumenti utili per il cammino intrapreso da questi giovani amministratori locali che hanno avuto la possibilità di avere un incontro speciale: quello con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che venerdì 7 ottobre, nel Salone delle Manifestazioni di Palazzo regionale, ha risposto alle domande di otto ragazzi, in rappresentanza di tutti i partecipanti al corso.
Sono state due giornate di full immersion, che si sono concentrate su esperienze maturate in Italia e in altre democrazie simili alla nostra per favorire il coinvolgimento dei cittadini attraverso forme di comunicazione. “Bisogna cercare di comprendere che bisogna avere un rapporto con i cittadini non solo per fare propaganda ma anche per avere idee e trasmettere idee – ha evidenziato Luciano Violante – Presidente Associazione Italiadecide – e per realizzare una parità informativa. Molto spesso il politico, l’amministratore sa molte più cose rispetto al cittadino sui progetti per la città e per il comune, bisogna condividere maggiormente questi processi”. In particolare, ci si è soffermati sulle opportunità offerte dagli strumenti di social networking, discutendo su come l’utilizzo del web renda possibili forme innovative di partnership fra cittadini e amministratori locali per migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi pubblici.
"Al termine di queste giornate di forte intensità, il bilancio è senza dubbio molto positivo – afferma il Presidente del Consiglio Valle, Alberto Cerise. – Ritengo che l’obiettivo sia stato ancora una volta raggiunto, dato che i ragazzi, percependo di far parte di un sistema di amministrazioni locali, hanno voluto dialogare tra di loro, fare nuove conoscenze, esplorare gli orizzonti di una politica non gridata, dove il rispetto per le idee altrui ha uno spazio indispensabile in un’ottica costruttiva."
I lavori si sono articolati su due sessioni: la prima è stata incentrata sul tema della "partecipazione dei cittadini al governo locale", con gli interventi del prof. Massimo Luciani, ordinario di diritto pubblico alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi "La Sapienza" di Roma; del prof. Stelio Mangiameli, ordinario di diritto costituzionale alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Teramo; del prof. Luigi Bobbio, ordinario di Scienza politica alla Facoltà di Scienze politiche all’Università degli Studi di Torino; la seconda sessione ha riguardato "Information technology e social networking nel governo locale" con la partecipazione dell’economista Alberto Cottica e dell’amministratore delegato di Vodafone Italia, Paolo Bertoluzzo.
“Ci hanno portato casi concreti su come lavorare sul territorio – commenta Alex Foudon – consigliere comunale di Verrayes e Coordinatore regionale di ANCI Giovane – e su come utilizzare questi strumenti di democrazia partecipativa che troppo spesso sono confusi come strumenti di obiettivo. La partecipazione è bella, vero, ma questi sono degli strumenti che aiutano a decidere meglio soprattutto in territori piccoli come la nostra regione”.