Una nutrita delegazione di Coldiretti Valle d’Aosta, guidata dal Presidente regionale di Federpensionati Valle d’Aosta Fulvio Borbey, ha partecipato oggi, giovedì 20 giugno, alla XXV Giornata interregionale dei Pensionati Coldiretti che si è svolta a Vicoforte in provincia di Cuneo. Del gruppo facevano parte anche Alessia Gontier ed Elio Gasco, rispettivamente Presidente e Direttore di Coldiretti Valle d’Aosta, oltre ai presidenti, direttori e dirigenti della Federazione del Piemonte e delle diverse province piemontesi e liguri. Non hanno fatto poi mancare la loro presenza il presidente ed il segretario nazionale di Federpensionati Coldiretti, Giorgio Grenzi e Lorenzo Cusimano.
La giornata ricca di vari momenti si è aperta con la Santa Messa officiata, presso il Santuario Regina Montis Regalis, dal Vescovo di Mondovì, Mons. Egidio Miragoli. Spazio poi al ricordo di quelli che sono i principi e gli ideali di un’esistenza scandita dai ritmi della terra e al pranzo conviviale presso la “Casa Regina Montis Regalis” che si è concluso con la visita al Santuario, alla cappella e alla parte esterna.
“Sono questi momenti di condivisione, di dialogo di confronto a cui ci piace essere presenti perché da qui si traggono spunti di riflessione che ci offrono stimoli utili per i nostri lavori in Coldiretti e in azienda” ha sottolineato nel suo messaggio di saluto Fulvio Borbey che ha ricordato la centralità delle persone anziane nella società odierna. “I senior sono una risorsa attiva e una presenza sicura per i nuclei familiari: nella famiglia rurale svolgono un ruolo cruciale di sostegno e di aiuto alle attività aziendali e nella conservazione dei saperi”.
“Questa giornata è una grande occasione per ricordare il prezioso e duro lavoro dei nostri soci pensionati, protagonisti della rinascita agricola del dopoguerra. A loro va il nostro grazie per essere il punto di riferimento per la famiglia, per Coldiretti e per il buon funzionamento delle imprese agricole”, hanno evidenziato Alessia Gontier ed Elio Gasco. “La nuova agricoltura, che concilia innovazione e tradizione, non può rinunciare ad un così prezioso patrimonio. La società e le imprese non possono fare a meno, infatti, di queste grandi persone che, con la loro esperienza di vita, hanno sempre validi insegnamenti, continuano a dare il loro contributo e a preservare i territori nonostante la pensione: sono un vero e proprio patrimonio da tutelare”.