Coldiretti premia i prodotti valdostani con trentasei “Bandiere del gusto” per il Made in Italy 2019. Il nuovo censimento delle specialità che sono ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, è stato presentato all’apertura del Villaggio contadino della Coldiretti a Milano al Castello Sforzesco il 5 luglio scorso.
Tra i prodotti valdostani premiati figurano la Grappa, nella sezione bevande analcoliche, distillati e liquori; Boudin, Motzetta, Prosciutto alla brace Saint-Oyen, Saouseusse e Teteun tra le carni (e frattaglie) fresche e loro preparazione. Tra i formaggi troviamo la brossa, il formaggio di capra a pasta molle, il Reblec, il Salignoùn, il Séras e la Toma di Gressoney. Per quanto riguarda invece i prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati, spiccano la Golden Delicious della Valle d’Aosta e la Renetta della Valle d’Aosta. Nutrita anche la sezione delle paste fresche e dei prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria, con le bandiere assegnate a Flantse, Mécoulén, Piata di Issogne e Pan Ner-Pane nero.
Non potevano mancare, tra i grassi (burro, margarina, oli) i classici condimenti della cucina valdostana, dal Beuro coló fino all’olio di noci, mentre tra i prodotti d’origine animale (miele, prodotti lattiero caseari di vario tipo, escluso il burro), ci sono il miele di castagno (Mi de tsatagnì), il miele di rododendro (Mi de framicllo) e il miele millefiori di montagna (Mi de fleur de montagne). Infine, la “Seupa à la vapelenentze”, la cui sagra viene festeggiata verso la fine di luglio, spicca come unico prodotto della gastronomia.
“I prodotti tipici, insieme alle nostre DOP, sono figli della nostra tradizione e cultura contadina e non solo caratterizzano il nostro territorio, ma rappresentano sempre di più un’attrazione per i turisti desiderosi di scoprire nella loro vacanza sapori e tradizioni locali”, commentano Alessio Nicoletta e Richard Lanièce Presidente e Direttore di Coldiretti Valle d’Aosta.
Delle 5155 “bandiere” a livello nazionale, al primo posto si piazza la Campania con ben 531 specialità tipiche, davanti a Toscana (461) e Lazio (428).
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Fierissima dei nostri produttori, peccato che la maggior parte del turismo di montagna è orientato al Friuli per i prezzi moderati di alberghi, pensioni e ristoranti. E, ciliegina sulla torta, un’ottima accoglienza