Il 21 ottobre prossimo, a Parigi, gli ospiti dell’Ambasciatore italiano all’Unesco assaggeranno anche un secondo piatto tradizionale valdostano. A prepararlo e servirlo saranno i ragazzi del progetto “Il cielo in una pentola” invitati nella capitale francese dallo stesso Ambasciatore per contribuire ad uno degli eventi collaterali organizzato per supportare la candidatura della cucina italiana a patrimonio culturale immateriale dell’Unesco.
Luca, Miriam, Stefania, Sami, Fabio, Anael, Auna e Francesca, accompagnati dall’instancabile Maria Cosentino, partiranno per la Ville Lumière alcuni giorni prima insieme ad uno chef valdostano (ancora c’è riserbo sul nome), entreranno nelle cucine del quartier generale dell’organizzazione delle Nazioni Unite e si metteranno ai fornelli per far assaggiare un po’ di Valle d’Aosta agli ambasciatori e agli ospiti illustri del rinfresco.

“Non saremo soli, con noi a preparare il menu ci saranno una ventina di organizzazioni rappresentative del terzo settore delle diverse regioni italiane, dalla Sicilia alla Valle d’Aosta” spiega Maria Cosentino, responsabile de “Il cielo in una pentola”. “Per noi questa, dopo la partecipazione a Livorno alla tappa della nave scuola Amerigo Vespucci, è un’altra grande opportunità di farci conoscere, di esportare il nostro modello inclusivo e i far sperimentare ai contesti prestigiosi e internazionali”.
La trasferta e la partecipazione è possibile grazie alla Presidenza del Consiglio regionale della Valle d’Aosta che ha deciso di sostenere economicamente l’iniziativa.
Il contributo de “Il cielo in una pentola” non si ferma, però, in cucina e in sala. E’ loro la proposta di veicolare il menu della serata attraverso un Qr code accessibile. “E’ un’idea che ci è venuta grazie al lavoro che stiamo portando avanti con l’Unione Ciechi – spiega ancora Cosentino – l’app che utilizzeremo darà la possibilità di tradurre il menu in 39 lingue, inserire brevi video di presentazione dei piatti e delle ricette, oltre che dare la possibilità anche alle persone ipovedenti di accedere alle informazioni contenute nel codice QR, grazie alla maggiore distanza di lettura e alla facilità di scansione”.
2 risposte
E figuriamoci se alla vigilia delle elezioni il consiglio regionale non perdeva occasione di farsi bello!
Bravi!!