Come può aver vissuto un anno critico e particolare come il 2020 un’associazione di volontariato? Dal 9 marzo 2020 tutto è cambiato. A partire da questa giornata le nostre abitudini si sono sconquassate, alzando grandi incertezze. È la memorabile data del decreto che imponeva il primo lockdown, termine che ancora non ci era familiare.
Quasi tutti si sono trovati costretti a chiudere, a fermarsi, spiazzati. Logicamente sono presto emerse la difficoltà e i disguidi alzati dall’emergenza che “era sentita soprattutto dai bambini” spiega Sandra Bagatella, la presidente dell’Associazione Volontari del Soccorso di Donnas.
“C’era davvero bisogno”, dunque è stato brevissimo il periodo di stop per i volontari di Donnas, che fronte all’evidente necessità si sono rimboccati le maniche per allestire e riprendere il servizio. “Ma le regole erano cambiate, eravamo in una situazione particolare, tutti avevano paura, anche noi. Le distribuzioni in sede erano impossibili, così ci siamo organizzati con le distribuzioni a domicilio” racconta Bagatella. “Preparavamo grandi pacchi, fissavamo i vari appuntamenti e con la Fiat 16 partivamo. Consegnavamo a casa delle persone sia cibo che beni di prima necessità per i bambini. Siamo andati fino a Issogne, coprendo tutta la zona della Bassa Valle”.
“Da quando abbiamo ripreso non abbiamo più smesso” annuncia la presidente. Le distribuzioni sono diventate sempre più organizzate, e da quando la situazione lo ha permesso hanno ripreso le consegne in sede, che però “non erano più come prima”. Queste sono state ordinate in appuntamenti, accogliendo un nucleo famigliare ogni mezz’ora. “Ci mettiamo molto tempo a distribuire, anche perché dopo ogni famiglia dobbiamo igienizzare” chiarisce Bagatella. In più, in sede adesso possono stare al massimo solo tre volontari per volta.
L’attività per i volontari è stata un crescendo di mese in mese, “invece che ridursi come sembrava all’inizio, quando eravamo tutti bloccati, man mano, da aprile a dicembre, è aumentata esponenzialmente”.
I richiedenti si ampliavano, sono incrementate intensamente le consegne per bambini e famiglie, rispettivamente sotto i progetti “Riempiamoilpiatto” e “Demetra”; e in più l’associazione si è occupata di fornire i beni di prima necessità (cibo e prodotti per l’igiene) ai nuclei familiari fragili segnalati dal comune. A novembre i volontari hanno iniziato a consegnare i pasti agli anziani, fino a raggiungere il culmine a dicembre, al quale “siamo arrivati stanchissimi” sospira la presidente. Non abbiamo mai avuto una full immersion di distribuzioni di questo tipo, non ci erano mai capitati giorni e giorni di distribuzioni”. Si saltava la pausa pranzo, ci si alternava dalle 9 del mattino fino alle 17, per sbrigare una “consegna senza sosta”.
“Anna, la referente di Riempiamoilpiatto, per tre giorni di seguito ha saltato la pausa pranzo. Si portava un panino, mangiucchiava mentre sistemava il magazzino. Lavorava 8 ore di fila”.
Il riscontro è stato che “ce n’era sempre più bisogno” dichiara Sandra Bagatella, che testimonia di aver sentito spesso richieste prima inusuali, come: “Mi dai un cartoccio di latte in più?”, “Non puoi darmi un altro pacco di biscotti?”, “Potrei avere 1 kg in più di pasta?”…
Il crescente bisogno è stato compensato da un forte e inaspettato aumento delle donazioni, di atti di generosità, offerte, oltre che di denaro, di oggetti e viveri veri e propri. “Molte persone della zona venivano in sede a portarci cibo, latte per i più piccoli…” narra la presidente; e ancora con più sorpresa sono stati ricevuti indumenti per bambini e materiale scolastico. Tra i donatori di questi nuovi prodotti il negozio Tendenziale di Pont-Saint-Martin e Il Piccolo Emporio di Stella di Donnas.
“Non abbiamo mai distribuito questo genere di cose” ammette, “ma dal momento che hanno saputo che avremmo consegnato anche vestiti e cancelleria le richieste sono arrivate”.
Le iniziative spontanee dei negozianti hanno stupito i volontari, “non era una cosa pianificata, ci siamo trovati scatoloni pieni di matite, zaini, astucci, vestitini… Al che, visto che con maggiori donazioni ci potevamo permettere un investimento in più, abbiamo pensato: ‘mettiamoci qualcosa anche noi!’ e così abbiamo aggiunto dei grembiulini nuovi, così che i nostri piccoli utenti potessero iniziare nel modo migliore il nuovo anno scolastico”.
L’ampliamento delle tipologie di distribuzione è stato “apprezzato tantissimo, abbiamo registrato un indice di gradimento spaventoso”. Questa novità sarà portata avanti nel 2021: ci sarà una distribuzione sistematica, oltre di generi alimentari anche di materiale scolastico e indumenti. Non si abbandonerà neanche la modalità di distribuzione su appuntamento. “Da un obbligo ne è scaturito un sistema più pratico e funzionale, è piaciuto sia a noi volontari che agli utenti, che non devono aspettare ma hanno un orario fisso”.
In sostanza, per l’Associazione Volontari del Soccorso di Donnas il 2020 è stato prima di tutto un anno “impegnativo. Tuttavia il forte impegno dei volontari non è che la traduzione a una maggiore generosità e sensibilità collettiva.
“Il 2020 è stato l’anno più solidale che io abbia mai sperimentato da volontaria” dichiara Bagatella “abbiamo cercato noi di fare di più, ma anche le persone intorno a noi hanno dato di più e spontaneamente.”