Il coach virtuale di bellezza di Lorenzo Nicotera vince l’AS Watson European Hackathon

La sfida si è tenuta ad Amsterdam nel weekend del 13 aprile. Lorenzo Nicotera, 21enne di Aosta e gli altri componenti del team, hanno vinto una settimana di vacanza e lavoro a Hong Kong.
Lorenzo Nicotera - Hackaton
Società

Un coach virtuale di bellezza che aiuta l’utente a migliorare la sua salute, offrendogli al contempo sconti e promozioni su alcuni prodotti al superamento di una serie di sfide. E’ l’idea progettuale con cui Lorenzo Nicotera, 21enne di Aosta, assieme ad altri sei giovani – quattro italiani, un inglese e una olandese – hanno vinto nei giorni scorsi ad Amsterdam l’Hackaton europeo promosso dalla multinazionale As Watson che opera nel campo dei prodotti per la salute e la bellezza.

Lorenzo Nicotera con il suo team
Da sx Vittoria Bicciolo, Lisa Colombo, Martin Kozon, Pouya Sattari, Lorenzo Nicotera e Cindy Ye.

Diplomato in Informatica e Telecomunicazioni, Lorenzo studia da due anni alla 42 Roma Luiss, una scuola per programmatori ed è lì che è venuto a conoscenza della possibilità di prendere parte all’iniziativa.

Gli hackathon sono delle maratone di due o più giorni in cui giovani programmatori e sviluppatori fino a 30 anni vengono coinvolti nell’ideazione e sviluppo di alcune soluzioni di business lanciate da un’azienda. La competizione termina con la premiazione dell’idea vincente. Per l’azienda l’hackathon è però anche l’occasione per selezionare dei futuri dipendenti.
Ad Amsterdam nel weekend del 13 aprile erano presenti 70 giovani informatici suddivisi in 15 team. L’idea di Lorenzo e del suo team è risultata quella più apprezzata dall’azienda, che ha assegnato loro il primo premio, consistente in una settimana da trascorrere a giugno a Hong Kong. 
“Sarà un viaggio di piacere – spiega Lorenzo – ma sarà anche l’occasione per mettere a punto l’idea progettuale sviluppata ad Amsterdam. In questi giorni proseguirà inoltre la selezione da parte dell’azienda. Abbiamo già ricevuto dei link per fare domanda di assunzione, ma nel mio caso preferisco al momento terminare gli studi, per poi propormi. Sicuramente non mi dispiacerebbe in futuro poter lavorare anche all’estero per delle grandi aziende”.

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