Il dibattito sul raddoppio del Traforo Bianco è per Legambiente “fuori dal tempo”

Secondo Legambiente il dibattito "dovrebbe avere una visione più ampia, di respiro nazionale, incentrata su come spostare il traffico merci dalla strada alla rotaia e liberare così le vallate alpine dagli ingombranti e pericolosi TIR".
Traforo Monte Bianco chiuso
Società

Prosegue la discussione intorno al futuro del Traforo Monte Bianco. “Un dibattito fuori dal tempo” lo definisce Legambiente Valle d’Aosta, che si dice poi tranquilla perché sul raddoppio del Tunnel “i francesi non ne vogliono sapere”.

L’Associazione ambientalista evidenzia comunque come “non stiano in piedi le argomentazioni di chi vorrebbe aumentare il traffico di TIR nella nostra Valle, anche a fronte di un reale problema legato alle chiusure temporanee prospettate per i prossimi anni”.

Secondo Legambiente il dibattito “dovrebbe avere una visione più ampia, di respiro nazionale, incentrata su come spostare il traffico merci dalla strada alla rotaia e liberare così le vallate alpine dagli ingombranti e pericolosi TIR”.

“Sembra incredibile ma c’è chi ancora non ha compreso che allargare le strade serve solo ad attrarre e a far aumentare il traffico (camion e auto), e con esso avremmo ancora più smog, incidenti e inquinamento acustico.  – prosegue la nota dell’Associazione – E anche sull’inquinamento, è vero che i motori dei moderni Tir sono più efficienti di quelli del passato, ma è necessario considerare (anche e non solo) il significativo consumo degli pneumatici, dei freni, dell’asfalto che caratterizza il loro passaggio”.

La perdita di fatturato legata alle interruzioni di servizio del Tunnel, prospettate da Confindustria, possono, secondo Legambiente Valle d’Aosta essere recuperate “con un’adeguata promozione turistica di un ambiente più sano, tranquillo e godibile. E’ evidente che l’economia valdostana continuerà a girare senza particolari problemi se sapremo “raccontarci” positivamente. E se vogliamo essere più competitivi di quanto siamo adesso, preoccupiamoci di offrire più “ambiente”, più aria pulita, e un’accoglienza di sempre maggior qualità”.

Una risposta

  1. Sono un vecchio turista. Vengo in VDA dal 1971. Approvo totalmente quanto espresso da Lega Ambiente. Meno tir e più treni per il trasporto merci ed anche qualche collegamento ferroviario in più per collegare qualche città valdostana, sarebbero una ulteriore mossa vincente per il turismo e per le persone che abitano in VDA.

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