“Accetto di camminare insieme a Voi con l’audacia della fede sulla via santa che dal fonte battesimale porta alla Gerusalemme celeste”. E’ uno dei passaggi del messaggio scritto da don Franco Lovignana ai fedeli. Due ore fa il sacerdote è stato designato come il nuovo vescovo della diocesi di Aosta.
Non è stata un’adesione a cuor leggero, sottolinea il successore di Anfossi. “Tante domande hanno inquietato i miei pensieri: Che cosa devo fare? Che cosa riusciremo a fare insieme?”.
Ora che si è sciolto il riserbo sul nome del vescovo, Don Lovignana ricorda le proprie meditazioni sulla designazione, accolta, spiega, “come una chiamata di Dio, che rimetteva in gioco il mio essere prete nel misterioso intreccio di grazia divina, compito affidato dalla Chiesa e disponibilità umana.
Il primato assoluto del messaggio evangelico non si discute. “Il protagonista è Cristo: è Lui che dona alla Chiesa la grazia della santità, l’efficacia della Parola, la forza trasformatrice dei Sacramenti. La missione è affidata alla Chiesa tutta: insieme, pastori e fedeli, diveniamo segno eloquente della presenza salvifica di Dio nella misura in cui viviamo con fedeltà l’amore, la piccolezza evangelica e il totale sacrificio di noi stessi a favore degli altri, come li ha vissuti Gesù Cristo. Questa è la nostra chiamata fondamentale; qui dentro si colloca anche la mia chiamata e il servizio che oggi mi viene chiesto”.
I propositi per il futuro sono dominati dal “desiderio di impegnarmi con slancio e gioia in un programma che è quello di sempre, raccolto dal Vangelo e dalla viva Tradizione” (…) “Ecco ciò che mi propongo e ciò che auspico per me e per Voi: che possiamo trovarci in sintonia a camminare su questa strada, a vivere insieme la bella avventura della fede. Per questo Vi chiedo di accompagnare il ministero che tra poche settimane assumerò con la Vostra preghiera e la Vostra benevolenza”.
In conclusione, in lingua francese, don Lovignana ringrazia il santo Padre Benedetto XVI “che ha voluto accordarmi la sua fiducia” e Monsignor Anfossi, ringraziandolo a nome dei fedeli della diocesi da lui servita dal 1995, e rivolge un pensiero a monsignor Ovidio Lari, che l’ordinò prete, e a Monsignor Mathurin Blanchet, vescovo valdostano di cui oggi ricorre l’anniversario della morte.
Infine, il futuro vescovo ha invocato abbondanti benedizioni celesti ai malati, agli anziani, alle persone sole e senza risorse, alle famiglie, in particolare ai nuovi focolari, ai giovani che assumono crescenti responsabilità, e ai cari seminaristi, “speranza della Chiesa valdostana “. Su tutti, è la preghiera di don Lovignana, possa discendere la protezione della Vergine Maria, Regina Vallis Augustanae, di san Grato, sant’Orso e di tutti i protettori della Valle, oltre che di Giovanni Paolo II, valdostano adottivo.