Il Soroptimist international club della Valle d’Aosta spegne le sue prime 30 candeline

Il trentennale sarà celebrato tra venerdì 27 gennaio e sabato 28 gennaio con una cena e due visite rispettivamente allo stabilimento della Cogne acciai speciali ad Aosta e al Forte di Bard.
Soroptimist club
Società

Un trentennio di impegno al fianco delle donne in condizioni di difficoltà psicologica, fisica o economica contraddistingue l’attività del Soroptimist international club della Valle d’Aosta. Pronto a festeggiare, tra venerdì 27 gennaio e sabato 28 gennaio, il traguardo dei suoi primi 30 anni di attenzione e solidarietà femminile, il gruppo non dimentica quel clima di condivisione di valori e obiettivi nonché di spirito di amicizia e accoglienza che gli ha permesso negli anni di confermarsi quale realtà regionale consolidata nel settore del sociale.

Le celebrazioni

La due giorni di celebrazioni del trentennale del Soroptimist international club della Valle d’Aosta vedrà le socie coinvolte in una cena all’interno di uno dei ristoranti della città assieme a una ospite di eccezione, la presidente nazionale Giovanna Guercio.

Ad arricchire di cultura e storia locale i festeggiamenti saranno poi due distinte visite guidate, l’una allo stabilimento della Cogne acciai speciali ad Aosta per scoprire il cuore dell’industria e ammirare la mostra all’aperto “RegenArt” e l’altra al Forte di Bard per lasciarsi ispirare dall’esposizione “Il Déco in Italia, l’eleganza della modernità”. Il pomeriggio di venerdì sarà poi allietato da un momento musicale a cura del ventunenne di origine ucraina Mykyta Ishchenko, tenore laureato all’Accademia di musica di Kiev e a oggi studente di canto lirico all’Istituto musicale pareggiato della Valle d’Aosta; lo spettacolo del giovane, accolto come profugo nel giugno scorso assieme ad altri 4 connazionali, vuole essere un modo per ricordare lo spirito di vicinanza che caratterizza la sezione valdostana del club guidata dalla presidente Alessandra Fanizzi.

Traguardi e progetti

I 30 anni trascorsi dalla fondazione del Soroptimist international club della Valle d’Aosta da parte della sua prima presidente Ester Bianchi raccontano di tappe di vita e crescita importanti tra i quali spiccano i gemellaggi con i Club di Canterbury e Nice-Azur e la collaborazione all’organizzazione della cerimonia di consegna del Premio internazionale donna dell’anno.

Altri progetti a livello locale hanno voluto guardare nella direzione della valorizzazione delle donne e della promozione della parità di genere e della leadership femminile, per esempio incentivando lo studio delle materie scientifiche tra le ragazze, sostenendo ed educando economicamente le imprenditrici nostrane oppure assegnando borse di studio in ambito musicale e finanziario alle allieve più meritevoli. Inoltre, il club ha negli anni fornito il proprio sostegno a giovani vittime di violenza attraverso iniziative tra le quali il recente allestimento, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri e la sezione locale dello Zonta Club, di “Una stanza tutta per sé”, un luogo protetto interno alla caserma di Via Clavalité ad Aosta nel quale essere accolte durante il delicato momento della denuncia dei soprusi subiti. Le soroptimiste hanno dimostrato di non lasciare indietro nemmeno le mamme grazie al progetto “Baby Pit Stop”, che di concerto con la sede regionale di Unicef ha portato due fasciatosi rispettivamente a Punta Helbronner e sul Pavillon della SkyWay.

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