In cinque anni è rimasto invariato il numero del personale in servizio negli enti locali.

Presentati i dati emersi dall'approfondimento statistico sul personale dei Comuni e delle Comunità Montane realizzato dal Dipartimento enti locali dell'Amministrazione regionale. Il 60% del personale è composto da donne, il 90% nelle Comunità montane.
Saint Pierre
Società

Tra il personale comunale, circa il 60% del totale è rappresentato da donne. Tale percentuale supera il 90% all’interno delle Comunità montane: si tratta, in prevalenza, delle addette ai servizi agli anziani. Complessivamente considerati, i dipendenti degli enti locali si orientano preferibilmente sul rapporto di lavoro a tempo pieno se maschi (circa il 95%), per l’80% se donne. Tra il personale comunale la categoria C rappresenta oltre il 50% del totale, mentre è la B2 quella più rappresentata nelle Comunità montane, dove costituisce oltre il 70% del personale (si tratta appunto della categoria in cui sono inquadrati gli addetti all’assistenza agli anziani).Sono alcuni dei dati emersi dall'approfondimento statistico sul personale dei Comuni e delle Comunità Montane realizzato dal Dipartimento enti locali, servizi di prefettura e protezione civile dell'Amministrazione regionale che dal 2000 raccoglie in modo sistematico dati quantitativi e qualitativi relativi al personale assunto dagli enti locali valdostani.

Le cifre evidenziano come, nel sistema degli enti locali, il numero degli addetti non abbia subito variazioni anche a seguito del trasferimento alle Comunità montane di diverse competenze, in particolare quelle in materia socio-assistenziale, e del trasferimento del relativo personale. Tra gli altri dati emerge che il titolo di studio posseduto dai dipendenti comunali è prevalentemente il diploma di scuola superiore con oltre il 52%, segue la licenza media, con oltre il 27%, e la laurea, di cui è titolare poco più del 10%; il diploma o la maturità interessano circa il 30% degli addetti delle Comunità montane, che possiede la licenza media in oltre il 52% dei casi. L’età media di ingresso negli enti varia dai circa 28 anni dei dipendenti comunali ai circa 31 di quelli delle Comunità montane. L’anzianità media di servizio è di 14,4 anni tra i dipendenti comunali e di 12,5 tra i colleghi delle Comunità montane. Ne consegue che oltre il 72% dei dipendenti comunali e circa l’80% di quelli delle Comunità montane ha un’età compresa tra i 35 ed i 54 anni; l’età media è rispettivamente di 42,7 e 43,7 anni. La progressione di carriera ha interessato poco meno del 39% dei dipendenti comunali e solo il 9% di quelli delle Comunità montane.
 
"E' un documento importante – commenta il Presidente del Cpel Elso Gerandin – che permette di misurare e monitorare l'evoluzione degli enti locali, nella direzione di una sempre maggiore trasparenza, come richiedono i cittadini all'Amministrazione Pubblica. La ricerca mette inoltre l'accento su come, per razionalizzare le risorse, si sia progressivamente privilegiata la gestione associata dei servizi a livello di comunità montana piuttosto che a livello comunale. Conferma inoltre come la gestione associata, già pensata con la legge regionale 54 del 1998, sia la strada da continuare a perseguire per il futuro".
 
"Rileviamo con soddisfazione che dal 2003 al 2008 – ha aggiunto il Presidente della Regione Augusto Rollandin – è rimasto invariato il numero del personale in servizio negli enti locali, che i dipendenti appartengono ad una fascia d’età più bassa, sono per la maggior parte donne e che la formazione ha assunto una dimensione irrinunciabile. Questi i tratti più interessanti emersi dell’indagine condotta dal Dipartimento Enti locali. Un lavoro che rappresenta un elemento di sicura rilevanza, in quanto restituisce una fotografia precisa della situazione attuale, consentendo agli amministratori di avere un quadro di riferimento per le decisioni future".

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