Il programma alterna lezioni teoriche e pratiche. La varietà di temi affrontati in aula troveranno, infatti, concretezza durante la formazione tecnico alpinistica, gestita da istruttori regionali e nazionali del Soccorso Alpino. Le esercitazioni pratiche si svolgeranno su terreno impervio, in parete, su ghiacciaio ed in crepaccio, in via ferrata, canyon e forra, con l’utilizzo dell’elicottero, per permettere ai corsisti di confrontarsi con tecniche e materiali. “Scopo fondamentale del lavoro intellettuale degli istruttori alpinistici sarà – si legge in una nota dell’Usl – quello di elaborare un profilo alpinistico congruo e sostenibile per i sanitari operanti in ambiente alpino”.
Nell’ottica di individuare delle procedure comuni da suggerire in ambito nazionale, i promotori del progetto hanno calibrato la seconda fase del percorso formativo (2007-2008) finalizzando gli interventi alla produzione di “contributi intellettuali” che siano il risultato del confronto delle esperienze e delle professionalità operative sul territorio nazionale ed in particolare, per il momento, nel Nord Italia. Sarà infine elaborato un documento conclusivo che riassuma e contenga quanto emerso dal corso e dal confronto . Il momento finale del percorso formativo triennale è rappresentato da un convegno sul tema dell’elisoccorso e della medicina di montagna che si svolgerà nel mese di novembre a Courmayeur.